Spettacolo Britney Spears: «Non voglio più mio padre come tutore legale»

La popstar rompe il silenzio dopo il movimento #FreeBritney creato da fan e sostenitori per liberarla dalla presenza ingombrante del genitore.

Britney Spears dice finalmente la sua sul padre Jamie, che da dodici anni esercita la sua tutela legale.

«Non voglio più che mio padre Jamie eserciti la tutela legale su di me», ha dichiarato la cantante tramite i suoi legali.

A riferire l'indiscrezione è TMZ, secondo cui la star si sarebbe rivolta al tribunale di Los Angeles per avere un tutore più qualificato.

Britney ha già pronto il nome del sostituto: Jodi Montgomery, la donna che si occupa della sua tutela dallo scorso settembre, da quando il padre ha dovuto momentaneamente sospendere le attività per dedicarsi ad alcuni problemi di salute.

La 38enne vorrebbe dunque rendere permanente quel ruolo temporaneo.

Dal 2008, in seguito ad un crollo psicologico di Britney, l’uomo ha assunto il controllo assoluto sul patrimonio della figlia, in accordo con lo statuto dalla conservatorship, una sorta di tutela legale che riduce le libertà personali di un individuo per la sua salvaguardia più generale.

I fan, però, sono convinti che Britney Spears possa cavarsela da sola e che Jamie la stia sfruttando per il proprio tornaconto.

Oltre a non poter più curare i propri interessi, Britney ha perso pure la custodia dei due figli (Preston 14 anni e Jayden, 13) avuti dall’ex marito, il ballerino Kevin Federline.

Qualche giorno fa Jamie Spears aveva definito il movimento per la liberazione della figlia «una buffonata».