Spettacolo Cara Delevingne: un’altra vittima di Weinstein

CoverMedia

12.10.2017 - 11:12

Cara Delevingne arrives at Valerian Premiere in Leicester Square

Featuring: Cara Delevingne
Where: London, United Kingdom
When: 25 Jul 2017
Credit: Tony Oudot/WENN
Cara Delevingne arrives at Valerian Premiere in Leicester Square Featuring: Cara Delevingne Where: London, United Kingdom When: 25 Jul 2017 Credit: Tony Oudot/WENN
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(Cover) - IT Showbiz - Cara Delevingne iscrive il suo nome alla lunga lista di donne che hanno subito una qualche forma di abuso da parte di Harvey Weinstein.

Il potente produttore cinematografico è da alcuni giorni al centro di uno scandalo sessuale, emerso da un’inchiesta condotta dal New York Times, secondo cui il 65enne ha sfruttato la sua posizione a Hollywood per ricattare sessualmente attrici, dipendenti e collaboratrici della sua casa di produzione cinematografica.

La Delevingne ha raccontato come Weinstein una volta le disse al telefono che non avrebbe mai avuto una carriera a Hollywood a causa della sua bisessualità.

Successivamente i due si incontrarono per parlare di un film, ma ben presto il produttore rivolse all’indossatrice 25enne delle domande a sfondo sessuale, per poi invitarla a raggiungerlo nella sua camera d’hotel dove ad attenderla c’era un’altra donna.

«Inizialmente mi sentii sollevata nel vedere che c’era un’altra donna nella sua stanza. Pensavo di essere al sicuro - ha scritto in un lungo post su Instagram la star -. Ma poi ci ha chiesto di baciarci, lei si avvicinò a me con fare provocante sotto la sua direzione. Gli dissi che sapevo anche cantare. Così cominciai a cantare. Pensavo di poter smorzare l’imbarazzo, di essere più professionale, di considerare quello una sorta di provino. Ero super nervosa».

«Dopo aver cantato gli dissi che dovevo andare. Lui mi raggiunse sulla soglia della porta e tentò di baciarmi sulle labbra. Io lo respinsi e scappai dalla stanza».

Cara ottenne ugualmente la parte in «Tulip Fever»: un film che, alla luce dei recenti sviluppi, rimpiange di aver girato.

«Pensavo che mi avesse preso per quel film per via di quello che era successo. Sono stata male per aver fatto questo film. Sentivo di non meritarmelo. Ho avuto delle esitazioni nel parlarne pubblicamente. Non volevo ferire la mia famiglia. Mi sentivo in colpa, come se avessi fatto qualcosa di sbagliato. Avevo paura che avesse fatto lo stesso ad altre donne, tutti sapevano ma nessuno aveva il coraggio di parlare».

«Voglio adesso che tutte le donne e le ragazze che sono state molestate, abusate o violentate che sappiano che non è colpa loro e che non parlarne può provocare molti più danni rispetto al farlo - ha scritto Cara in un altro post -. Mi sento sollevata adesso che ho raccontato la mia storia. Sto meglio e sono orgogliosa che le donne oggi hanno il coraggio di parlare. Non è facile, ma abbiamo la forza dalla nostra parte. Questo è solo l’inizio: in ogni settore, specialmente a Hollywood, gli uomini che abusano del loro potere per ricattare sessualmente le donne hanno vita breve. Più ne parliamo e meno potere consegniamo nelle loro mani».

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