Dieci anni senza il genio McQueen, resta la leggenda
Harriet Verney racconta stilista e le sue sfilate trasgressive
ROMA, FEB 7 – Avrebbe compiuto 51 anni il prossimo 17 marzo, Alexander McQueen, lo stilista britannico scomparso l'11 febbraio di dieci anni fa, nel 2010. Troppo presto per non lasciare un grande vuoto in tutti coloro che lo amavano e che ne apprezzavano il genio creativo. Lui, figlio di un tassista nato a Lewisham, in Gran Bretagna, divenuto presto uno stilista iconico. «Una leggenda» come lo definisce in un'intervista in occasione dell' anniversario una sua stretta collaboratrice Harriet Verney, oggi editor di Love Magazine, che ha selezionato personalmente alcuni capi storici d'archivio di Alexander McQueen per un omaggio su Vestiaire Collective: dal Tiger Dress al Wool Dress fino ai Bumpster Trousers. The Tiger Dress, che è uno dei 2 realizzati, originariamente indossato da Stella Tennant durante la sfilata The Hunger (Spring96), The Wool Dress, che è il look 17 della sfilata «The Overlook» del 1999, una collezione poetica ispirata dal film horror The Shining e in cui ha mostrato tutta la sua maestria. McQueen lascia la scuola all'età di 16 anni per lavorare a Savile Row, per Gieves & Hawkes e per i celebri costumisti teatrali Berman & Nathans, all'età di 20 anni si trasferisce a Milano e collabora con Romeo Gigli. Nel '92 ritorna a Londra per completare la propria formazione presso la prestigiosa Saint Martin's School of Art. Nel 1996 McQueen viene assunto come direttore creativo di Givenchy al posto di John Galliano, dove rimarrà, fra alti e bassi, fino al 2001, anno in cui abbandonerà la maison definendola costrittiva per la propria creatività. In questo periodo Alexander McQueen fa conoscere il proprio nome nella scena dell'alta moda con sfilate trasgressive e scioccanti, al punto di essere definito «hooligan della moda». (ANSA).
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