L'attacco Elton John, Sting, Bob Geldof e Ed Sheeran contro il governo inglese

I cantanti sono tra i 110 artisti ad aver firmato una lettera aperta contro il governo del Regno Unito, che ha reso l’Europa una «no-go zone» per i musicisti.

Elton John, Sting, Bob Geldof e Ed Sheeran si sono schierati contro il governo inglese che ha siglato un accordo che vieta i viaggi senza visto per gli artisti.

In tutto sono 110 i musicisti ad aver esposto pubblicamente il loro dissenso, tra cui Brian May dei Queen, Roger Waters, Roger Daltrey, Sex Pistols e Sting.

Come riporta il Corriere della Sera, la missiva, pubblicata dal«The Times», «critica la fine della libera circolazione per le band itineranti. Suggerisce inoltre che i costi per e la burocrazia derivanti dal nuovo sistema renderanno «impraticabili» le tournée, specie per i musicisti emergenti che già faticano a tenere la testa fuori dall’acqua a causa del divieto Covid di suonare dal vivo».

Il ministro della Cultura Caroline Dinenage spiega che i musicisti e gli artisti in tournée in Europa «saranno tenuti a fare il check-in con l'immigrazione domestica e le regole per i visitatori per ogni stato membro in cui intendono fare un giro».

Tuttavia, la mancanza di un accordo non è stata gradita da alcuni dei più grandi nomi dell'industria musicale.

La lettera, organizzata dalla Incorporated Society of Musicians, cita: «La realtà è che musicisti, ballerini, attori e il loro staff di supporto britannici sono stati vergognosamente abbandonati dal loro governo – si spiega nella missiva -. L’accordo concluso con l'EU ha un buco enorme: ci dovrebbe essere la promessa della libera circolazione dei musicisti. Tutti coloro che partecipano a un tour musicale europeo ora avranno bisogno di costosi permessi di lavoro per molti paesi che visitano e una montagna di documenti per la loro attrezzatura».

Aggiungendo: «Chiediamo al governo di fare urgentemente quello che ha detto che avrebbe fatto, e negoziare viaggi senza scartoffie in Europa per gli artisti britannici e le loro attrezzature».