Tra le dispute legali Fedez parla della sua depressione: «Ero come un’auto allo sbando»

Covermedia

28.2.2024 - 16:31

Fedez.
Fedez.

In un nuovo capitolo della lunga disputa tra Fedez e il Codacons, il rapper ha richiesto l'accesso agli atti relativi alla gestione dei fondi dell'associazione, scatenando ulteriori tensioni.

28.2.2024 - 16:31

La querelle tra Fedez e il Codacons prosegue senza sosta, e l'ultimo episodio vede il rapper impegnato in una nuova azione legale nei confronti dell'associazione dei consumatori.

Dopo aver presentato una denuncia per diffamazione e calunnia solo dieci giorni fa, Fedez ha ora richiesto l'accesso agli atti del ministero delle Imprese e del Made in Italy per indagare sulla gestione dei fondi da parte del Codacons. «Incredibile ma vero», ha commentato l'associazione guidata da Carlo Rienzi, evidenziando come quest'ultima mossa di Fedez sia una sorta di «rappresaglia» seguita alle accuse mosse dall'associazione relativa alla sua situazione patrimoniale.

Nonostante il clima teso, il Codacons ha risposto con apertura, dichiarando di essere pronto a fornire i propri bilanci a Fedez o a chiunque altro ne faccia richiesta, senza necessità di coinvolgere un ministero. L'associazione ha inoltre anticipato di voler divulgare analisi dettagliate sulle complesse reti societarie riconducibili a Fedez, descritto come un «rapper «nullatenente»».

Battaglia personale contro la depressione

Parallelamente al confronto giuridico, Fedez ha condiviso riflessioni profonde sulla sua battaglia personale contro la depressione e la malattia, in occasione di un incontro sul diritto alla salute mentale al Circolo dei lettori di Torino.

Raccontando la propria esperienza, ha evidenziato come fama e denaro non siano sufficienti a risolvere tutti i problemi, soprattutto quelli legati alla salute mentale. La depressione farmacoresistente e il tumore al pancreas sono solo alcune delle sfide affrontate da Fedez, che ha sottolineato l'importanza del supporto professionale e della terapia continua.

«La mia era farmacoresistente: talmente acuta, da resistere alle cure. In alcuni momenti, quelli in cui il pensiero di morire ti dà più sollievo che quello di continuare a vivere, è stato difficile riuscire a capire che c’è la luce in fondo al tunnel: quando sei non è facile comprendere che tutto passerà. Questo è il motivo per cui la depressione non si può affrontare da soli: non credete a chi dice che basta lavorare su se stessi, perché c’è bisogno di aiuto. Il mio consiglio è anche quello di non abbandonare mai la terapia: io l’ho fatto quando i farmaci hanno cominciato a darmi sollievo, ed è stato un enorme errore. Ero come un’auto allo sbando», ha affermato Fedez, aggiungendo che il dialogo con gli esperti può rivelarsi più efficace rispetto a quello con i familiari.

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