Dopo la morte di George Floyd, l’attore chiede un cambiamento drastico delle leggi.
Il razzismo è una pandemia che va fermata con leggi più drastiche, secondo George Clooney.
La star di «Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco» si appella ai politici e ai legislatori per cambiare il tragico panorama attuale.
«Non ci sono troppi dubbi sul fatto che George Floyd sia stato assassinato», dice Clooney al Daily Beast. «Siamo stati a guardare mentre esalava l'ultimo respiro per mano di quattro agenti della polizia».
Nel frattempo, continuano le proteste e le manifestazioni nelle strade e nelle piazze americane in difesa del 46enne, deceduto lo scorso 25 maggio.
«Non sappiamo quando finiranno queste proteste», continua l’attore. «Speriamo e preghiamo che nessun altro venga ucciso. Ma sappiamo anche che cambierà molto poco. La rabbia e la frustrazione che vediamo nelle strade è solo un promemoria della nostra scarsa crescita come nazione, dai tempi della schiavitù».
Come tante altre celebrity, Clooney si oppone apertamente alla politica dell’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
«Abbiamo bisogno di politici e legislatori giusti, che trattino tutti i cittadini equamente, non di leaders che incitano l’odio e la violenza», continua il 59enne. «Ricordiamo che questi problemi li abbiamo creati noi, e che dunque possiamo risolverli».
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