Una serie di tweet gettano delle ombre sulla scrittrice di «Harry Potter».
J.K. Rowling finisce nell’occhio del ciclone.
La scrittrice, famosa in tutto il mondo per i romanzi di «Harry Potter», è stata fortemente criticata per aver postato alcuni tweet, considerati transfobi della comunità LGBTQ.
«Se il sesso non è reale, non esiste attrazione per lo stesso sesso - ha scritto -. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta dalle donne di tutto il mondo viene cancellata».
«L’idea che donne come me, empatiche da decenni nei confronti dei trans, affini perché vulnerabili nello stesso modo in quanto donne - per esempio nei confronti della violenza maschile -, odino le persone trans perché credono che il sesso esista e abbia conseguenze concrete non ha senso».
«Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso significa rimuovere la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Dire la verità non vuol dire odiare».
E infine: «Rispetto il diritto di ogni persona trans di vivere in un modo che sia autentico e confortevole per loro. Marcerei con voi se foste discriminati perché trans. Allo stesso tempo la mia vita è stata plasmata dall’essere donna. Non credo che dirlo significhi odiare».
Immediatamente J.K. è stata travolta dalle critiche.
«Questa donna mi fa schifo. Chiudi quella ca**** di bocca transfobica. Tu non conosci e non ami le persone trans, se non comprendi la loro esistenza. Grazie per aver rovinato i libri della mia infanzia. Smettila di parlare. Sappiamo che sei una TERF (trans-exclusionary radical feminist)», ha commentato l’attivista Ben O’Keefe, a cui ha risposto l’attrice Sarah Paulson. «Detto bene. Buonanotte e taci @jk_rowling».
«Tutte questa amiche trans di cui parla JK Rowlings saranno esauste di sentirla», ha scritto Whitney Cummings.
«Questa è transfobia», ha aggiunto Rachel Zegler.
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