In TVJasmine Trinca su «La Storia»: «Il ruolo che aspettavo da una vita»
Covermedia
8.1.2024 - 11:00
La serie diretta da Francesca Archibugi parte stasera, lunedì 8 gennaio, in prima serata su Rai 1. Nel cast anche: Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo e Valerio Mastandrea.
Covermedia
08.01.2024, 11:00
08.01.2024, 11:06
Covermedia
Jasmine Trinca approda in tv stasera, 8 gennaio, con la serie tv diretta da Francesca Archibugi, «La Storia», tratta dall'omonimo romanzo di Elsa Morante.
«Per me Elsa Morante è un nume tutelare – spiega l’attrice come riporta Ansa -, ho chiamato mia figlia Elsa in omaggio a lei. La storia è il mio romanzo d'elezione, e sono di Testaccio il quartiere dove è ambientata gran parte della trama. Sentirsi offrire un ruolo come questo è qualcosa che aspetti per tutta la vita».
Costata 17 milioni di euro, la pellicola si svolge a Roma agli inizi degli anni Quaranta dove la maestra Ida (di origine ebraica non dichiarata) viene violentata da un giovane soldato tedesco ubriaco. Dalla gravidanza nasce segreto, Giuseppe, che insieme a lei vivrà momenti difficilissimi durante la guerra.
«Ida è come una capretta disgraziata che ha paura di stare al mondo ma è anche un personaggio con una grandissima forza, epico – spiega la Trinca -. Morante guarda agli ultimi con sconfinato amore, ci si può confrontare con lei solo con grandissima umiltà».
«Questa storia ci riguarda tutti»
In questa nuova trasposizione televisiva, che giunge a 38 anni di distanza dalla precedente diretta da Luigi Comencini per Rai2 con Claudia Cardinale, il cast vanta nomi come Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga (al suo debutto) e Valerio Mastandrea.
Il romanzo di Elsa Morante, pubblicato nel 1974, ha venduto un milione di copie in pochissimo tempo, ma ha anche affrontato molte critiche, specialmente da parte dei giornali di sinistra.
«Questa storia ci riguarda tutti in qualche modo – spiega Asia Argento -. Ad esempio, mia nonna era ebrea, mio nonno partigiano, ma erano racconti un po' tabù, perché c'erano dentro troppo dolore, troppi traumi».