Spettacolo Jude Law: «Una famiglia numerosa è una benedizione»

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17.10.2020 - 09:33

Jude Law at the premiere of the movie 'Vox Lux' in ArcLight Hollywood. Los Angeles, 05.12.2018

Where: los Angeles, Kalifornien, United States
When: 05 Dec 2018
Credit: Dave Bedrosian/Geisler-Fotopress/picture-alliance/Cover Images
Jude Law at the premiere of the movie 'Vox Lux' in ArcLight Hollywood. Los Angeles, 05.12.2018 Where: los Angeles, Kalifornien, United States When: 05 Dec 2018 Credit: Dave Bedrosian/Geisler-Fotopress/picture-alliance/Cover Images
Source: Dave Bedrosian/Geisler-Fotopress

L’attore si è raccontato in una lunga intervista a Grazia: «Ho scelto di vivere come voglio».

Appena diventato padre per la sesta volta, Jude Law parla sulle pagine del magazine diretto da Silvia Grilli della forza che trova nell’amore di una famiglia numerosa: «Per me una famiglia così numerosa è comunque una benedizione, perché i miei genitori erano entrambi orfani, entrambi adottati, non avevano quasi nessuno e so che ne hanno sofferto. Uno dei miei meriti è aver fatto crescere la tribù dei Law».

Nel film «The Nest», di prossima uscita, Jude Law è un ricco uomo d’affari che dall’America torna in Gran Bretagna, perde via via tutto e lotta per mantenere il suo status agli occhi degli altri.

«C’è quest’uomo che cerca di dare alla sua famiglia quello che lui non ha avuto dalla sua, ma finisce per avere un atteggiamento paternalista e opprimente verso sua moglie. È una questione che riguarda molti di noi», spiega l’attore.

«Il tema del fare un passo avanti rispetto a ciò che siamo è ancora irrisolto per noi maschi. Molti pensano che basti accettare la nostra vulnerabilità o capire che cosa vogliamo davvero dalla vita e inseguirlo. Altri ancora credono che essere uomini migliori significhi solo essere ancora più generosi, ancora più ambiziosi e avere tutte quelle qualità che apparentemente ti rendono un maschio di successo. Io, però, penso che nessuno oggi abbia trovato una vera risposta alla domanda: come si può essere uomini migliori?».

«Oggi ognuno di noi vuole mostrare di cavarsela meglio di tutti gli altri e allora finiamo inevitabilmente sotto pressione. Invece di guardarci dentro a livello spirituale, preferiamo mostrare agli altri quello che possiamo permetterci a livello materiale. Io ho scelto di vivere come voglio, piuttosto che diventare quello che la gente pensa io debba essere», confessa a Grazia.

Interpellato dal magazine sul fatto che con il virus le sale sono quasi vuote e nessuno ha il coraggio di far uscire film, l’attore risponde: «Sarà interessante vedere che modelli nasceranno in questa emergenza. Per esempio, i festival cinematografici, come quello di Venezia, sono appuntamenti meravigliosi: è lì che nasce l’energia che manda avanti l’universo del cinema, che rende visibili a una vasta platea le piccole produzioni, che fa scoprire al pubblico vecchi e nuovi talenti. La nostra missione di attori è cercare di far tornare quell’entusiasmo nel nostro mondo coinvolgendo chi ama il grande schermo».

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