L’attore e regista ha impiegato sei mesi per calarsi nella parte del detective Hercule Poirot, protagonista del film tratto dal celebre romanzo di Agatha Christie.
Sono serviti sei mesi a Kenneth Branagh per rendere perfetti i baffi del suo personaggio, il celebre detective Hercule Poirot, nel nuovo film «Assassinio sull’Orient Express», tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie.
«Mi ci sono voluti sei mesi di lavoro e mantenimento. Bisogna curare il volume, la forma e anche il modo di portarli - ha dichiarato a People l’attore e regista della pellicola -. È sorprendente il potere che esercitano questi baffi. Sono dei grandi baffi, talmente grandi da nascondere quasi interamente la bocca».
Il film vanta un cast stellare con Judi Dench, Michelle Pfeiffer, Penelope Cruz e Johnny Depp: per Kenneth è stato un grande onore poterli dirigere sul set.
«Tutti loro erano estremamente entusiasti, forse un po’ timidi quando si sono conosciuti, ma entusiasti - ha aggiunto Branagh a Live! with Kelly and Ryan -. Erano chiamati a interpretare dei ruoli straordinari. È stato piacevole vedere lavorare insieme professionisti del loro calibro. Tutti hanno fatto delle ricerche accurate sui loro personaggi. Credo che anche loro abbiano provato un pizzico di piacere nel far parte di questa ristretta cerchia di elite».
«È un film gradevole da vedere. C’è una scena in cui sono tutti insieme e nello stesso posto - continua -. Abbiamo trascorso un mese insieme per le riprese. Non mi sono più rimesso sulle loro tracce! Sono persone piene di storie da raccontare. E nel film questo si vede e si percepisce».
«C’era una sorta di tensione, ma una tensione positiva, un grande rapporto… È stato un grande piacere dirigerli sul set».
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