Televisione La rivincita di Mara Venier: «A 60 anni mi davano per finita»

CoverMedia

4.9.2020 - 11:13

Source: Covermedia

Alla vigilia della nuova edizione di Domenica In la conduttrice veneziana ricorda gli anni più bui della sua carriera.

Mara Venier torna al timone di Domenica In il prossimo 13 settembre.

Una grande soddisfazione per la 69enne che solo qualche anno fa era stata silurata dalla Rai.

«Sono stata molto delusa allora. Credo che ogni direttore abbia il diritto di cambiare conduttori, fare scelte… ma c’è modo e modo. La mia amarezza nasceva dal fatto di essere stata trattata con poco rispetto, mi sono sentito umiliata per il modo con cui il direttore Leone mi aveva liquidata», ha raccontato al Corriere della Sera.

«Mi aveva detto ci vediamo la prossima settimana e non l’ho più sentito. Ma tramite il mio agente ho capito che, in pratica, avevo fatto il mio tempo. Avevo già 60 anni. Da allora non ho mai chiesto di tornare in onda. Il mio rientro a Domenica In è stato casuale».

«Non soffrivo per non avere un programma: ho sempre dato priorità alla mia vita al di là del mio lavoro. Ma mi avevano amareggiata i modi. Da quel momento si era poi creato il vuoto attorno a me e, non bastasse, mia madre stava molto male: quello era il vero dolore. Quando va tutto bene il telefono squilla continuamente, in quei momenti invece restano le poche persone che hai sempre avuto vicino».

In quel periodo è stato decisivo per zia Mara il supporto di Maria De Filippi, che le ha offerto un lavoro a Tu si que vales.

«Mi ha teso una mano in un momento terribile non lo dimenticherò mai. Non ci sentiamo tantissimo ma le voglio davvero bene: lavorare quando stavo vivendo quel dolore lancinante per mia mamma è stato ossigeno. Dovevo restare per una puntata a Tu si que vales, sono rimasta tre anni. E mi manca molto quel gruppo di lavoro».

Nessuna grossa novità nella prossima edizione di Domenica In: al centro del programma resteranno le interviste a tu per tu di Mara Venier.

Tra gli ospiti della prima puntata: Romina Power, Loretta Goggi, Pierfrancesco Favino.

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