Laraba, in mostra «dietro» la maschera
Fino al 12/10, 30 lavori artista algerina a Biblioteca Angelica
ROMA, 05 OTT – La carta. I volti. L'essere o l'apparire. La natura. È la riflessione lunga 30 opere tra tele, sculture e installazioni dell'artista algerina Karima Laraba nella personale La maschera e il vortice, curata da Giuseppe Ussani d'Escobar, fino al 12/10 alla Galleria della Biblioteca Angelica a Roma. Classe 1973, dopo aver esposto in patria e in Francia, ''Karima Laraba – racconta il curatore all'ANSA – si è innamorata dell'Italia, di Napoli e di Venezia in particolare, dove oggi vive. Non a caso, due città affacciate sull'acqua, dove la luce riflette in modo diverso e potente fino a invadere le opere. Laraba – prosegue – lavora sull'arte occidentale attraverso la maschera tradizionale del carnevale veneziano ma anche sulla maschera africana che incarna gli spiriti della natura e che tanto influenzò l'arte occidentale del '900''. Nasce così, ad esempio, la scultura bifronte dedicata al Mistero dei fiori di Giano ma anche l'installazione con il grande manichino in maschera sull'Ossessione della bellezza
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