(Cover) - IT Showbiz - Successivamente al film «Fino all’osso», Lily Collins ha consultato per mesi un nutrizionista.
I produttori della pellicola erano consapevoli della storia personale con anoressia e la bulimia vissuta in fase adolescenziale dall'attrice e nonostante Lily fosse disposta a trasformare la sua figura per il ruolo, la produzione ha offerto di supportare il progetto con l'aiuto di professionisti del settore sanitario.
«Lily ha lavorato con un nutrizionista durante tutto il processo e nei mesi successivi, quando stava riguadagnando peso. L'ha tenuta sotto controllo per tutto il tempo», spiega la regista a People.
«Non le abbiamo mai chiesto di perdere una certa quantità di peso».
Basato sulle esperienze personali della cineasta Marti Noxon, «Fino all’osso» racconta la storia di Ellen: una giovane anoressica interpretata la Lily Collins e dei suoi pellegrinaggi nei centri di riabilitazione che invece di aiurarla la vedono diventare sempre più magra.
Mentre per rendere Lily sottile e scavata la 52enne e i suoi colleghi hanno utilizzato effetti speciali, make-up e protesi, la decisione di perdere peso dell’attrice è stata condannata da alcune organizzazioni sanitarie, tra cui Project Heal, una nonprofit che aiuta chi soffre di disturbi alimentari e ha offerto la propria consulenza al progetto.
«In nessun modo intendiamo sostenere l'idea che le persone con anoressia nervosa possano perdere peso in modo sicuro. Questa è stata una decisione creativa da parte dei filmmaker, e le riprese sono state completate prima che Project Heal fosse coinvolto nel film», hanno scritto gli organizzatori in una dichiarazione ufficiale.
Cover Media
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