Spettacolo Michelle Hunziker e Gerry Scotti prendono in giro la Cina: «Eravamo in totale buona fede»

Covermedia

15.4.2021 - 11:14

Michelle Hunziker e Gerry Scotti
Michelle Hunziker e Gerry Scotti

L'ironia della coppia di conduttori, che a «Striscia la Notizia» ha fatto qualche battuta sulla sede della Rai di Pechino, non è stata presa per niente bene.

15.4.2021 - 11:14

Michelle Hunziker e Gerry Scotti sono al centro di una bufera internazionale.

A scatenarla l'ironia della coppia di conduttori, che a «Striscia la Notizia» ha fatto qualche battuta sulla sede della Rai di Pechino, ironizzando sugli occhi a mandorla e pronunciando qualche parola con la «elle» al posto della «erre».

Le gag sono state riprese anche dal popolare Diet Prada, che ha dato decisamente risalto alla vicenda.

«Siamo addolorati, profondamente. Eravamo in totale buona fede: sapere di aver urtato la sensibilità di qualcuno ci dispiace moltissimo. Ma quello che sta succedendo è spaventoso: abbiamo ricevuto una vera ondata di odio che viene seminato in modo strumentale», dice Michelle Hunziker parlando con Il Corriere della Sera.

Parole a cui fanno eco quelle di Gerry Scotti.

«Chiedo scusa anche io: se ho involontariamente offeso qualcuno la cosa mi fa riflettere. Ma che in un momento umanamente difficile come questo, si riesca a produrre tanto odio, la cosa mi lascia allibito. E non sono né un ingenuo né un ragazzino. Però la quantità di violenza che si riesce addirittura a veicolare in questi contesti mi sgomenta».

Quello che ha lasciato maggiormente basita la Hunziker è l'odio generato in rete, anche se lei per prima si batte contro ogni tipo di discriminazione.

«Da ore ricevo minacce di morte, messaggi in cui dicono di voler bruciare i negozi di mio marito Tomaso (Trussardi, ndr.) chiamato in causa senza un motivo. Dicono di boicottarlo, ci scrivono che dobbiamo morire noi, le nostre figlie, che deve andare a fuoco la nostra casa. È come vivere un incubo. Tutto questo odio, poi, a cosa porta? A combattere realmente per i diritti umani di tutti? È propedeutico?».

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