Spettacolo Nicola Piovani, chi ruba poesie è un ladro

ANSA

20.1.2020 - 17:39

Source: ANSA

'Rispettare l'opera dell'ingegno e tutelare i giovani autori'

BRUXELLES, 20 GEN – «Chi ruba poesie è un ladro, come il ladro di biciclette. Quando ci sarà la discussione sul recepimento della direttiva sul copyright in Parlamento, faremo quel che potrà essere utile a difendere un principio: l'opera dell'ingegno, l'opera spirituale deve essere rispettata quanto l'opera manuale, quanto il prodotto materiale». Così il pianista, compositore e direttore d'orchestra Nicola Piovani, in un'intervista all'ANSA, ribadisce l'impegno degli autori e musicisti affinché la normativa europea approvata lo scorso anno diventi legge anche in Italia. E avverte che la questione riguarda soprattutto la tutela del lavoro – e quindi del futuro – dei giovani creativi, cioè coloro che oggi sono meno tutelati.

Piovani è stato tra i primi firmatari dell'appello rivolto ai parlamentari europei alla vigilia del voto decisivo. «Ricordo l'emozione quella mattina, a Strasburgo, quando la direttiva è passata per quattro voti, un soffio, uno scampato pericolo. Il diritto d'autore è stato una conquista della rivoluzione francese; conquista che ora, curiosamente, viene messa in discussione dalla rivoluzione digitale».

Non si tratta di una battaglia per difendere i privilegi di pochi musicisti famosi. La questione coinvolge e riguarda soprattutto i giovani. «I grandi autori si possono proteggere con contratti e con avvocati», spiega Piovani. «I giovani emergenti, gli aspiranti poeti devono invece poter contare su un compenso automatico e non arbitrario, stabilito per legge». (ANSA).

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