Primo ballerino Roberto Bolle, in pensione a 47 anni: «Un buon compromesso»

1.12.2020

Source: Covermedia

Ad aprile 2022 l'étoile de La Scala di Milano raggiungerà l'età pensionabile.

Roberto Bolle si appresta a lasciare il suo ruolo di étoile.

Il primo ballerino de La Scala di Milano è infatti in dirittura d’arrivo per l'età pensionabile, quando saluterà il mondo della danza.

«I ballerini vanno in pensione a 47 anni. Io ne ho 45, quindi mi sto avvicinando. Comunque secondo me è un buon compromesso»», racconta Roberto Bolle a Omar Schillaci, vicedirettore di SkyTG24, durante lo speciale “L’attimo sospeso”.

«Capisco che fa strano dire che 47 anni qualcuno vada in pensione, come età umana si è giovani», aggiunge Bolle nel nuovo appuntamento di «Stories», il ciclo di interviste dedicate ai personaggi dello spettacolo.

«In realtà però come età tersicorea – ossia relativa alla danza – non siamo più così giovani». Perché la carriera di un ballerino, come quella di un atleta, parte molto presto».

Bolle è entrato alla scuola di ballo dell'Accademia Teatro alla Scala a 12 anni. Nel 1990 viene notato da Rudolf Nureyev, che lo sceglie per interpretare il ruolo di Tadzio nell'opera “Morte a Venezia”, ma il Teatro gli vieta di accettare l'offerta, perché troppo giovane.

«Cominciamo la scuola quando abbiamo 11 anni, poi a 19 entriamo in compagnia e iniziamo a ballare a livello professionistico. Sono quindi trent’anni che faccio questo lavoro e che spingo il mio fisico al massimo, ad altissimi livelli, chiedendo ogni giorno di più».

Roberto è il primo ballerino della storia ad essere ètoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York.

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