Scala, Zeffirelli lascia un segno
Tributo al regista protagonista della storia del teatro
MILANO, 15 GIU – Franco Zeffirelli ha lasciato «un segno inconfondibile e personale nella storia del teatro musicale, del cinema e della prosa». E' così che il teatro alla Scala lo vuole ricordare nel giorno della morte. Un messaggio non solo del sovrintendente Alexander Pereira, del direttore musicale Riccardo Chailly, del maestro del Coro Bruno Casoni ma anche «di tutti i lavoratori».
D'altronde Zeffirelli – che fu assistente di Visconti – ha segnato la vita del teatro per oltre sessant'anni firmando 23 spettacoli. Alcuni ripresi ancora oggi a partire da L'italiana in Algeri nel 1953. Sono entrati nella storia Il turco in Italia
con Maria Callas nel 1955 e La Bohème del 1963 diretta da Herbert von Karajan, continuamente ripresa (l'ultima volta nel 2017). Ultima opera che ha firmato è l'Aida che ha aperto la stagione il 7 dicembre 2005. Mentre l'allestimento storico del 1963 è stato ripreso lo scorso anno in omaggio di Aida è stato riproposto lo scorso anno come omaggio per il suo 95mo compleanno.
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