Cinema Scarlett Johansson e il training estenuante dedicato a Avengers

CoverMedia

30.4.2019 - 16:34

World premiere of Walt Disney Studios Motion Pictures 'Avengers: Endgame' - Arrivals

Featuring: Scarlett Johansson
Where: Los Angeles, California, United States
When: 22 Apr 2019
Credit: Apega/WENN.com
World premiere of Walt Disney Studios Motion Pictures 'Avengers: Endgame' - Arrivals Featuring: Scarlett Johansson Where: Los Angeles, California, United States When: 22 Apr 2019 Credit: Apega/WENN.com
Source: Apega/WENN.com

In «Avengers: Endgame» Scarlett veste i panni di Natasha Romanoff, nota come Black Widow. Duro l'allenamento con il personal trainer delle celebrità.

Per raggiungere la forma fisica ottimale richiesta in «Avengers: Endgame» Scarlett Johansson ha lavorato senza sosta con Eric Johnson.

L'allenatore è stato incaricato di trasformare l'attrice in una vera supereroina in vista dell'ultima puntata del franchise Marvel.

In «Avengers: Endgame» Scarlett veste i panni di Natasha Romanoff, nota come Black Widow, insieme al team di eroi composto da volti come Chris Hemsworth, Robert Downey Jr. e Chris Evans.

Tuttavia, per dare vita al suo alter-ego, la 34enne ha dovuto prima trascorrere molte ore in palestra con l'allenatore delle celebrità.

«Abbiamo dovuto ricreare nella realtà una supereroina dei fumetti», ha dichiarato Eric Johnson a The Hollywood Reporter.

Ma la Johansson non è una fan dello sport tout-court: «Scarlett odia il cardio tradizionale», spiega l'esperto di fitness aggiungendo che per il programma ad-hoc dell'attrice si sono concentrati sullo sprint, sulle corde e sui kettlebell.

«Usare i kettlebells le ha insegnato ad essere potente e forte, allo stesso tempo rende i movimenti eleganti e composti».

Per rendere il fisico scolpito la 34enne ha mangiato solo a orari prestabiliti eliminando del tutto i carboidrati nel periodo prima delle riprese.

E per ottenere il massimo dalle loro sessioni, Eric ha introdotto specifici traguardi di fitness ogni 12 settimane: «Se le mostravo qualcosa che potevo fare facilmente, mi diceva sì senza timore», ricorda Eric.

«Abbimo chiuso molte sessioni con gli sprint, uno contro l’altra. È una che non ha paura di niente».

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