Spettacolo
Sting: «Non rifarei la reunion con i Police»

Il rocker partì in tour con Andy Summers e Stuart Copeland nel 2008, a quasi 20 anni dallo scioglimento della band.
La reunion con i Police è stato un errore, parola di Sting.
Il 69enne e i suoi ex compagni di band, Andy Summers e Stuart Copeland, sono partiti per un tour mondiale nel 2008, a quasi 20 anni dallo scioglimento del gruppo.
L’esperienza però non si è rivelata positiva per Sting, come ammesso dal rocker in un’intervista con il magazine Reader's Digest.
«All’epoca avevo definito questo tour come un esercizio di nostalgia. Ed è stato quello l’unico sentimento che ho provato e che provo ancora».
«Penso sia giusto essere onesti circa i propri sentimenti ed è stato così per me. Non è un stata colpa degli altri o per come sono andate le cose, ma le mie valutazioni sono state negative e non erano questi i ricordi che volevo portare con me».
Lavorare da solista offre una «totale libertà», a cui Sting non intende rinunciare.
«C’è una forte libertà nell’essere un artista solista. Non è un discorso di potere, anzi, ma è l’idea di produrre esattamente il brand e lo stile musicale che più ti si addice», ha condiviso la star. «La musica, in ogni sua forma, è un processo collaborativo, ma in un band è diverso poiché devi considerare gli altri componenti quasi più di te stesso».
«Avere una libertà totale di carriera, per me, è l’aspetto più positivo dell’essere un solo artist», ha spiegato.
L’aspirazione di Sting non è più quella di scalare le classifiche. «È facile lasciarsi trasportare dall’entusiasmo delle classifiche, anche se credo che negli anni ’80 fosse più importante di adesso, ma la verità che è io produco dei records per amore e per curiosità, anche se ovviamente è sempre piacevole avere un proprio pezzo che gira in radio».
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