Sulic, magia 4 Stagioni con violoncello
A Trieste prima mondiale, «una sfida, come quelle con i 2Cellos»
TRIESTE, 6 GIU – «Mi piacciono le sfide, anche quando torno alle mie origini, quelle della musica classica». Luka Sulic, metà dei travolgenti 2Cellos (fondati e portati avanti con l'amico e collega Stjepan Hauser), dopo due anni di meticoloso lavoro ha debuttato ieri sera a Trieste, accompagnato dall'Orchestra del Teatro Lirico Giuseppe Verdi, con la prima mondiale de Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, trascritte per violoncello solista e orchestra d'archi. Un progetto che nessuno prima di lui aveva mai tentato. «Tecnicamente è stata una sfida ambiziosa, perché non è stato semplice adattare la parte del violino, che è uno strumento più raccolto con una corda più alta, al violoncello – racconta Sulic -. Muoversi lungo tutto lo strumento è stato come essere un po' Spiderman». Non è un caso che abbia scelto Vivaldi: l'amore per il compositore italiano nasce in lui fin da ragazzo. «E' perfetto per far innamorare qualcuno della musica classica. E' intenso, a suo modo rock».
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