La UEFA sta preparando una significativa espansione della Champions League con l'aggiunta di quattro formazioni e una 'wild card' per i grossi club che rimangono fuori lista.
La UEFA sta preparando una significativa espansione della Champions League con una proposta di quattro turni aggiuntivi per la fase a gironi e dei posti di riserva per i grandi club che non riescono a qualificarsi attraverso le competizioni nazionali.
I piani per trasformare la competizione, previsti a partire dal 2024 saranno discussi dalle leghe nazionali europee e i 55 leader delle associazioni nazionali saranno informati dalla UEFA martedì prossimo 9 febbraio.
Chi ha divulgato questi piani ha voluto rimanere nell'anonimato.
Strategia della UEFA
Questa revisione è la strategia della UEFA per affossare l'idea di una competizione separata in gran parte chiusa - che è già stata spinta da Barcellona e Real Madrid - e mantenere così la qualificazione attraverso le leghe nazionali.
La UEFA proporrà di aumentare il numero di partecipanti alla fase a gironi da 32 a 36, così che a ogni squadra partecipante siano garantite 10 piuttosto che sei partite.
'Wild Card' per i grandi club esclusi
Inghilterra, Spagna, Italia e Germania già hanno attualmente quattro posti garantiti nella fase a gironi.
Dal 2024 le grandi squadre che non finiranno tra i primi quattro posti dei rispettivi campionati nazionale potrebbero ancora qualificarsi per la fase a gironi, grazie a 3 posti aggiuntivi.
La scelta di tali squadre seguirà i punti ottenuti in Europa nel passato. Il quarto posto aggiuntivo invece, potrebbe andare alla Francia, che attualmente ha solo due posti garantiti per la fase a gironi.
Sistema svizzero
L'attuale format di otto gruppi subirebbe una trasformazione, che la UEFA definisce «sistema svizzero».
Tutte le 36 squadre saranno inserite in un'unica classifica, con avversari determinati in base alle posizioni di classifica del precampionato. Le prime otto si qualificheranno automaticamente per gli ottavi di finale, le seguenti 16 squadre disputeranno uno spareggio per occupare gli altri posti nella fase a eliminazione diretta.
Resistenze
L'organizzazione delle leghe europee potrebbe resistere all'aumento da sei a dieci gare della fase a gironi, a causa di calendari nazionali già congestionati.
Ma il presidente delle leghe europee, Lars-Christer Olsson, già a dicembre aveva mostrato la volontà di sostenere il piano.
«Penso che potrebbe essere possibile infilare altre quattro date nel calendario».
Più partite, più denaro
I cambiamenti proposti potrebbero garantire sia alla UEFA che ai club un aumento dei ricavi televisivi e dei premi in denaro, poiché produrrebbero 180 partite della fase a gironi invece di 96 da vendere alle varie emittenti.