Finisce in parità la prima sfida tra Napoli e Atalanta per la conquista della finale di Coppa Italia.
La qualificazione si deciderà la prossima settimana nella gara di ritorno a Bergamo, ma è evidente che il pareggio al 'Maradona' favorisce la squadra di Gasperini e mette il Napoli nella scomoda posizione di dover realizzare nel ritorno una vera e propria impresa.
Complessivamente è l'Atalanta a meritare di più rispetto al Napoli. I nerazzurri appaiono più compatti, la squadra gioca a memoria ed è costantemente padrona del campo. Il difetto della squadra ospite, in questa circostanza, è sostanzialmente quello di non riuscire a concretizzare la superiore mole di gioco. Ma in questo conta probabilmente anche lo schieramento predisposto da Gattuso che mette in campo una difesa a tre che in fase passiva diventa a cinque, quando Di Lorenzo e Hysaj scalano sulla linea dei centrali.
La squadra di Gasperini nella prima frazione di gioco sfiora il gol del vantaggio con Pessina, Freuler e Toloi mentre al Napoli capita solo un'occasione con un tiro dalla distanza di Insigne deviato in angolo da Gollini.
Nella ripresa i due allenatori provano a cambiare gli equilibri con una serie di sostituzioni che hanno solo l'effetto di rendere la partita più equilibrata. La difesa del Napoli riesce a contenere meglio gli attacchi dei nerazzurri ma dall'altra parte, nonostante gli ingressi in campo prima di Petagna e poi di Osimhen, la capacità di penetrazione dell'attacco napoletano non decolla.
Colpisce la sterilità dell'attacco partenopeo che riesce ad indirizzare verso la porta di Gollini una sola conclusione. Sull'altro fronte c'è invece Ospina che risulta alla fine il migliore dei suoi. Se il Napoli può ancora sperare di raggiungere la finale di Coppa Italia lo deve soprattutto al suo portiere colombiano.