Ecco il Messi parigino «Barcellona è casa mia, ma sono qui al PSG per vincere»

fon

11.8.2021

Lionel Messi vuole vincere la Champions League con la sua nuova squadra.
Lionel Messi vuole vincere la Champions League con la sua nuova squadra.
Keystone

Lionel Messi ha lasciato il Barcellona dopo 778 partite giocate e 672 gol realizzati per giocare in Francia, fra le file del Paris St.Germain. Ecco le sue prime parole da attaccante del PSG.

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11.8.2021

A pronunciare le prime parole dell'attesissima conferenza stampa è stato il presidente del PSG Nasser Al Khelaifi, seduto accanto al nuovo acquisto argentino. «Sono molto felice e fiero di presentare un giocatore come Messi: è una giornata incredibile e storica per il club e il mondo del calcio. Leo è l'unico che ha vinto 6 volte il Pallone d'oro, cosa che rende il calcio magico e un vincente. È qualcosa di fantastico per tutti i tifosi. Sono fiero di quanto fatto finora dal nostro arrivo nel 2011».

Poi è arrivato il momento di Lionel Messi: «Sono felice - ha raccontato il 34enne - lasciare Barcellona è stato molto difficile dopo aver vissuto in quella città per così tanti anni. Era difficile pensare a un cambiamento, ma appena sono giunto a Parigi mi sono sentito felice. Non vedo l'ora di iniziare gli allenamenti e incontrare i miei nuovi compagni per iniziare questa mia nuova avventura».

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Le risposte di Messi

«Per sempre grato per l'amore dato dal Barça»

«Prima di lasciare il Barça, ho detto ai tifosi: "Sarò sempre grato per l'amore che mi avete dimostrato". Barcellona è casa mia, dove ho vissuto sin dalla mia infanzia. Sapevano che sarei andato in una squadra competitiva perché ho uno spirito da vincente. Non avevo dubbi che Parigi condividesse i miei obiettivi. Vedremo se dovessimo incontrare il Barça, da un lato sarebbe bello, ma dall'altro sarebbe molto strano giocare a casa mia con un'altra maglia. Vedremo».

«Un campionato che è molto migliorato»

«Seguivo già da tempo la Ligue 1 visto che ho degli amici che giocano qui. È un campionato che negli ultimi anni è migliorato molto, è diventato più competitivo, soprattutto grazie al PSG. Anche le avversarie, che vogliono battere il PSG, progrediscono continuamente. Per me ci sarà uno stadio nuovo, nuovi avversari... sono felice di poter vivere questa nuova esperienza».

«Conosco già diversi giocatori di questo spogliatoio»

«Certo conosco Neymar. Come detto conosco già diversi giocatori di questa squadra. Quando si analizza questa squadra ci si rende conto che le possibilità di raggiungere grandi obiettivi sono molte. Io e il PSG vogliamo la stessa cosa, ed ora che siamo riuniti spero che saremo più forti e poter fare grandi cose. I giocatori forti sono molti e io ne conosco già, per esempio Neymar, Di Maria, Paredes. Scendere in campo al fianco di Neymar e Mbappé sarà bellissimo. Anche questi fattori hanno influenzato la mia scelta di venire a Parigi».

«Ho lo stesso entusiasmo di un bambino»

«Ovviamente nel corso della mia carriera sono cambiato molto. Adesso mi ritrovo con molta più esperienza, più vissuto, in bene e in male: come persona e come calciatore. Ma quando gioco a calcio sento ancora la stesso entusiasmo di un bambino. Mi piace giocare, mi piace vincere, e adesso darò tutto per farlo qui a Parigi».

«Il mio sogno: alzare di nuovo la Champions League»

«Saremo i favoriti? Penso di arrivare in una squadra di successo, al di là dei nuovi innesti di questa estate (su tutti Gianluigi Donnarumma, Sergio Ramos, Achraf Hakimi e Georginio Wijnaldum ndr.). Io cercherò di aiutare, dando il massimo. C'è molta voglia, io lo dico senza nascondermi, il mio sogno è di tornare a sollevare il trofeo della Champions League».

«Ci vorrà un gruppo unito, forte»

«Ai massimi livelli sono i piccoli dettagli a fare la differenza. Sappiamo quanto sia difficile competere per la Champions League. Lo sa anche il PSG, che pur essendoci arrivato vicino non ha mai vinto. È sempre molto complicato. Avremo bisogno di un gruppo unito, forte. Naturalmente anche un po' di fortuna non guasterebbe, perché si può dire quello che si vuole ma spesso si rivela un fattore dominante. Non sempre è il migliore a vincere. La Champions è una competizione speciale, è questo che la rende così bella e importante».

Il presidente Al-Khelaïfi e Messi.
Il presidente Al-Khelaïfi e Messi.
Keystone

Le risposte del presidente Al-Khelaïfi

«Un impatto incredibile»

«Messi è una risorsa eccellente per il club. Da quando è arrivato abbiamo già notato il suo incredibile impatto anche dal punto di vista commerciale, mediatico, social... Quindi spero che non chieda già un aumento (ride)».

«Rispetteremo sempre i regolamenti (finanziari)»

«Per quanto riguarda l'aspetto finanziario, chiarirò: conosciamo le regole del fair play finanziario e seguiremo sempre i regolamenti. Abbiamo incontrato i nostri team legali e finanziari. Se abbiamo intrapreso questa sfida di portare Messi a Parigi è perché potevamo. Se non fosse stato il caso non l'avremmo fatto».

«Gli altri presidenti mi hanno ringraziato»

«In termini di impatto sulla Ligue 1, penso che il campionato stia salendo di livello. Anche per quanto riguarda i diritti televisivi e spero nelle partnership commerciali. Adesso tutti vogliono vedere il PSG di Messi. Ciò fa aumentare anche il valore degli altri club. I presidenti delle squadre di Ligue 1 mi hanno ringraziato per l'arrivo di Leo. Non lo stiamo facendo solo per il PSG, ma anche per tutta la Francia e la Ligue 1».

«Kylian voleva una squadra competitiva, ce l'ha»

«Kylian Mbappé è un giocatore molto competitivo. Vuole vincere, ed ha anche affermato pubblicamente di voler giocare in una squadra competitiva. Ecco, penso che il PSG lo sia. Non ci sono più scuse».