Rudiger sente che i Blues devono cambiare rotta «Con Sarri è come essere a scuola quando devi ascoltare qualcuno»

bfi

21.2.2019

Antonio Rudiger
Antonio Rudiger
Keystone

Antonio Rudiger, difensore tedesco del Chelsea, sente che il suo Chelsea deve darsi una mossa, e già da stasera contro il Malmoe. Con Sarri, l'impressione è di essere ritornato ai tempi della scuola.

Questa sera il Chelsea di Maurizio Sarri affronterà il Malmoe nella sfida che decreterà quale delle due formazioni continuerà il cammino in Europa League. Domenica i Blues se la vedranno con il Manchester City nella finale della Carabao Cup.

Nella gara di andata in Svezia la corazzata inglese si era imposta per 2-1, lasciando vive le speranze degli svedesi, in Premier League la formazione di Sarri occupa il quinto posto, dopo aver perso a Bornemouth e contro il City per 6-0; il peggior risultato degli ultimi 27 anni. Lunedì scorso, in una gara valida per FA Cup, il Chelsea è stato piegato dal Manchester United per 2-0.

Logico dunque che dalle parti di Londra non tiri buona aria per l'ex tecnico del Napoli, giunto solo l'anno scorso in Inghilterra.

Oltre ai tifosi - tutto il mondo è paese - ci si è messo anche il difensore dei Blues Rudiger a criticare l'operato del suo coach, dopo che l'italiano ha introdotto una seduta di allenamento nello stesso giorno dei match.

«Non è che corriamo da una parte all'altra - racconta Rudiger -, non è un allenamento fisico, si tratta solo di ascoltare gli aspetti tattici che piacciono tanto a lui».

Il difficile momento di Maurizio Sarri a Londra
Il difficile momento di Maurizio Sarri a Londra
Keystone

«È come sedere a scuola tutto il tempo e dover ascoltare qualcuno», così Rudiger ancora. 

Non è nelle intenzioni di Rudiger di parlare del suo coach, «prima di tutto parliamo della gara contro il Malmoe, che dobbiamo vincere per rimanere nella competizione».

«Vedremo se abbiamo la forza mentale per rimanere agganciati a squadre come il City, il Liverpool e il Tottenham; le prossime due sfide ci diranno quale sarà l'andamento della stagione».

Nonostante la critica rivolta al suo manager, Rudiger è un professionista serio.

«Gioco sempre per il mio manager, ma voglio anche dei risultati. Voglio vincere. A nessun giocare piacerebbe trovarsi nella nostra situazione», ha terminato il 25enne nativo di Berlino. 

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