Il tennista Corentin Moutet si è arrabbiato duramente durante la sua prima partita al Masters 1000 di Madrid. Il motivo? Non ha ricevuto il caffè. Il francese ha ricordato agli arbitri che in passato il desiderio di Serena Williams e Stan Wawrinka di avere una bevanda per svegliarsi era stato esaudito.
Rafael Nadal e Stan Wawrinka sono ancora attivi nell'ATP Tour.
Giovedì lo spagnolo 37enne ha sconfitto nettamente il 16enne statunitense Darwin Blanch per 6:1, 6:0 nel suo incontro di apertura del torneo Masters 1000 di Madrid.
Non se la passa altrettanto bene, invece, Wawrinka. Il 39enne vodese è stato recentemente eliminato al primo turno del torneo ATP 250 di Bucarest. Per lui si tratta della quinta sconfitta al primo turno nel settimo torneo dell'anno.
Molti romantici del tennis guardano con nostalgia ai tempi in cui giocava alla pari con Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic.
Nel 2015, Wawrinka ha battuto lo spagnolo in due set al torneo Masters 1000 di Parigi-Bercy. La scena più memorabile è quella in cui lo svizzero beve un caffè poco prima di mezzanotte come se fosse la cosa più normale del mondo su un campo da tennis.
Anche Serena Williams, qualche mese prima, aveva ordinato un espresso per svegliarsi un po'.
Curiosità: entrambi i giocatori sono poi stati in grado di ribaltare le loro partite dopo essere stati in svantaggio.
«Williams e Wawrinka hanno bevuto un caffè»
A quanto pare anche Corentin Moutet si è ricordato di queste immagini. Il francese stava combattendo una battaglia logorante con Shang Juncheng nel suo match di apertura a Madrid.
Così, memore di quanto fatto dai due grandissimi del tennis in passato, durante una pausa ha chiesto un caffè, che l'arbitro si è rifiutato di offrirgli. Il 25enne, stizzito, si è quindi lamentato con l'ufficiale di sedia: «Williams e Wawrinka hanno bevuto un caffè!».
Poi ha continuato: «Perché non offrite il caffè? Offrite banane, gel, Sprite. Non fate nulla per un giocatore? Sto forse chiedendo del caviale o qualcosa del genere?».
Il caffè poi arriva, ma non serve
Il suo ardente desiderio è stato finalmente esaudito al successivo cambio di campo da uno spettatore che gli ha porto una tazza di caffè.
Alla fine, però, il risveglio non è servito a nulla.
Dopo quasi quattro ore, il numero 88 al mondo - che ha la reputazione di «bad boy» nel panorama tennistico - è stato battuto 7:6, 2:6 e 6:7 dal giovane cinese, numero 111 del ranking ATP.