Per più di un'ora, la partita contro Andorra è stata la dimostrazione di un calcio senza emozioni. L'addio alla nazionale di Lima, tre reti per la Svizzera, una rissa e diverse ammonizioni, hanno aggiunto un po' di pepe ad una serata stanca.
Chi si aspettava una reazione dopo il pari col Kosovo e le seguenti polemiche è rimasto deluso.Nonostante i 5 giocatori offensivi, nei primi 45' i rossocrociati hanno creato pochissimo.
Il riscatto per gli svizzeri arriva al 49', sotto una pioggia ormai battente. Xherdan Shaqiri viene disturbato al limite dell'area di rigore, ma riesce a servire la palla a Granit Xhaka, che passa di piatto a Cedric Itten. L'attaccante, spalle alla porta, protegge bene il pallone, si gira e prende il portiere tra le gambe.
Al 84° ci ha pensato capitan Xhaka a chiudere la partita. Il capitano, che era salito agli onori della cronaca per le sue critiche sull'intensità degli allenamenti, si è tenuto l'indice sulla bocca dopo il bel tiro dalla distanza che ha portato la Nati sul 2:0.
Shaqiri ha poi ritoccato il risultato, al 92°, dal dischetto, per un fallo in area sul vivacissimo neo-entrato Ndoye.
Non è stata una prestazione brillante da parte della Nati, ma è anche difficile eccellere contro un avversario così difensivo. Gli svizzeri hanno comunque intascato i tre punti.
Il saluto al recordman Ildefons Lima
Nel primo tempo c'è stato spazio anche per salutare un recordman del calcio: il 43enne Ildefons Lima (ex giocatore del Bellinzona) chiude la sua carriera in nazionale dopo 26 anni ( record mondiale) e tutto lo stadio si alza in piedi per salutarlo.
Grazie a questo successo gli elvetici salgono a quota 14, consolidando il primo posto nel Gruppo I di qualificazione a Euro 2024.