L'Ibra-Milan delle meraviglie I conti si fanno alla fine, ma questo inizio è già da favola

bfi

2.11.2020

Tutti attorno al condottiero
Tutti attorno al condottiero
Getty

I rossoneri viaggiano a vele spiegate, forti di un gruppo unito, di un'Ibra letale e di numeri che ricordano il Milan di Capello e Ancelotti. 

Primo in classifica, con quattro punti di vantaggio su Juventus e Atalanta, cinque sulla coppia Inter-Napoli. Un percorso quasi pulitissimo, un solo pareggio in 6 incontri giocati, 14 reti segnate e cinque subite, esattamente come la corazzata Juventus. 

Gli elogi si sprecano e come spesso succede, qualcuno sta addirittura additando la formazione rossonera come la possibile favorita alla vittoria finale.

«I conti si fanno alla fine», ha detto Pioli dopo la vittoria di ieri a Udine. Pacato, pragmatico, come gli si addice.

La storia racconta che...

Intrecciando presente e passato, si può tornare alle stagioni 1995-96 e 2003-04. Alla guida del Milan vi erano dapprima Capello e poi Ancelotti. Come nel corso di questo inizio di stagione le due formazioni di allora avevano vinto cinque delle prime sei gare disputate. A fine stagione, per il Milan di Capello e di Ancelotti arrivò lo scudetto. 

Un Milan che non solo crea opportunità e offre fasi di bel gioco, ma altrettanto capace di essere letale quando la situazione lo richiede.  Nel 1995 fu Marco Simone a finalizzare l'attacco del Milan che ancora si appoggiava sul duo olandese Gullit-Van Basten. Nel 2004, le armi offensive di Ancelotti rispondevano ai nomi di Shevchenko e Inzaghi. Pioli, ha dalla sua un gruppo unito e un condottiero senza tempo: Zlatan Ibrahimovic.

Zlatan

Anche ieri a Udine lo svedese ci ha messo il guitto decisivo: una rete acrobatica, da vero rapace. Sette gol in quattro partite di campionato (17 reti in 22 gare giocate da gennaio con la maglia del Milan).

Chi ben inizia...

Il Milan è ad oggi l'unica formazione di Serie A ad aver segnato il primo gol della partita in tutti gli incontri disputati finora in questa stagione.

I rossoneri vanno in rete da ben 26 partite consecutive di campionato, solo nel 1949 (27 reti) e nel 1973 (29 reti) erano riusciti a fare meglio. 

Non sarà una corazzata imbattibile, non avrà dalla sua tanti nomi altisonanti, non dovrà misurarsi con i maggiori club europei in quanto impegnato in Europa League, ma questo Milan e questo Ibra sono sicuramente degni di alcune righe, e alla fine, forse anche di qualcosa in più.  

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