«Chiedo scusa» Ribaltone, il Lugano torna ad Angelo Renzetti

Swisstxt

22.6.2021 - 17:48

Renzetti torna alla testa del club bianconero.
Renzetti torna alla testa del club bianconero.
Keystone

Il Lugano è ancora di Angelo Renzetti. L'assemblea totalitaria organizzata martedì mattina ha revocato gli amministratori De Souza e Valbusa.

22.6.2021 - 17:48

Durante l'assemblea totalitaria tenutasi martedì è infatti stata decisa la revoca con effetto immediato degli amministratori Thyago Rodrigo De Souza e Giammarco Valbusa.

«Chiedo scusa, ho portato avanti una trattativa senza avere le garanzie necessarie - ha detto il numero uno bianconero commosso - le cose ora sono diventate molto più difficili a livello morale, organizzativo ed economico, ma cerchiamo di rimetterci in marcia».

«Abbiamo da scalare una montagna, ma dopo quasi 11 anni alla guida del club non voglio che le cose finiscano malamente», ha voluto precisare Renzetti.

«Chiedo ancora scusa e spero che abbonati, sponsor e tutti i tifosi del Lugano vorranno essermi di aiuto. Dobbiamo stringerci attorno alla società. La nostra forza era quella di essere una famiglia, spero che sarà ancora così», ha spiegato il presidente.

Quale futuro per Braga e Demba Ba?

«Avere lo stesso budget della scorsa stagione è impossibile, ma mi sono già mosso per avere degli aiuti», ha poi spiegato un amareggiato Renzetti.

«I problemi principali sono due, l'allenatore, che è in gamba ma che non so se ora troverà a Lugano quello che si aspetta, e Demba Ba, un giocatore del quale potremmo aver bisogno - ha continuato - in linea di principio vorrei che restasse, ma bisogna capire che prospettive ha».

«Il rapporto con Novoselskiy si era un po' rovinato, ma oggi ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che il Lugano viene prima di tutto», ha raccontato il près bianconero.

«Parlare di De Souza fa male, non voglio sprecare energie»

«Parlare di De Souza e Valbusa mi fa male, non voglio sprecare energie - ha poi voluto aggiungere Renzetti parlando dei due imprenditori, rimasti a Lugano soli 20 giorni - mi avevano fatto una buona impressione, in una situazione di difficoltà ho visto il bicchiere mezzo pieno, ma alla fine non avevano ancora messo un centesimo».

«Dovesse cambiare allenatore, un nome in testa già ce l'ho - ha spiegato - fosse ancora libero Jacobacci è chiaro che punterei su di lui».

«Per gli obiettivi stagionali ora è troppo presto per parlarne», ha infine concluso il presidente del Lugano.

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