E chi l'avrebbe mai pronosticato Il Milan agguanta il quinto posto grazie a quel diavolo di Ibra

bfi

22.7.2020

Ibra trascina il Milan in Europa con una doppietta

Ibra trascina il Milan in Europa con una doppietta

Grazie alla sua prima doppietta dopo il ritorno a Milano Zlatan Ibrahimovic ha portato il suo Milan alla vittoria contro il Sassuolo. I rossoneri sono ora quinti, sinonimo di Europa.

22.07.2020

Vincendo contro l'ostico Sassuolo il Milan si è portato in zona Europa League, grazie alla sagacia di Pioli e all'immenso Ibrahimovic, autore di una doppietta.

In Emilia Romagna è andata in scena una sfida dal sapore europeo, con i padroni di casa del Sassuolo che potevano ancora credere nel miracolo di portarsi a ridosso della zona Europa League e il Milan, che ci credeva, e ci crede oggi ancora di più.

Ha vinto il Milan, che si porta al quinto posto , davanti a Napoli e Roma, che giocheranno stasera. 

L'uomo della serata è stato il più vecchio in campo: Zlatan Ibrahimovic, autore della doppietta decisiva già nel primo tempo, con un colpo di testa in tuffo al 19esimo e micidiale nell'uno contro uno su Consigli in pieno recupero, sempre su assist di Calhanoglu. Nel mezzo il rigore di Caputo, che ha un poco riacceso le speranze dei padroni di casa, definitivamente affossate con l'espulsione di Bourabia.

Donnaruma: «Ibra è un fenomeno, una bestia: è la forza in più che ci mancava. Tutto nasce dall'allenamento, lui non vuole perdere nemmeno le partitelle».

Donnarumma (21 anni) e Ibra (38 anni) si complimentano a vicenda
Donnarumma (21 anni) e Ibra (38 anni) si complimentano a vicenda
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Cinque punti che hanno riportato il Milan tra le grandi

1. Zlatan Ibrahimovic: lo svedese, oltre ai due gol fatti ieri sera, ha portato motivazione, stimoli e tanta grinta agonistica. Un vero leader che a 38 anni è diventato un sagace condottiero, ancora capace di zampate importantissime.

2. L'allenatore Stefano Pioli ha lavorato bene, gestendo bene il gruppo e la forte personalità di Ibra. Invece di Rangnick, che sembrava a un passo dalla firma, il Milan ha deciso di puntare su Pioli per altri due anni: motivo di stima e sprone per continuare su questa strada.

3. Cambio di modulo nel post lock-down: dal 4-4-2 al 4-2-3-1. Nelle ultime 8 sfide il Milan ha segnato almeno due reti a partita, cosa che non succedeva dal 1965. 

4. L'assenza di pubblico ha tolto pressione ai giovani e a coloro che erano stati pesantemente fischiati prima della chiusura. 

5. Tanti gol: nel dopo lock down il Milan ha messo a segno 25 reti. Nessuno ha fatto meglio, nemmeno quell'Atalanta che durante tutta la stagione ha segnato molto con grande continuità.

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