Lukaku, bomber dell'Inter «In Italia la vittoria viene prima di tutto... e io segno molto»

9.12.2020

Romelu Lukaku 
Romelu Lukaku 
Keystone

Romelu Lukaku, attaccante belga dell'Inter, è un giocatore che poco si concede alla stampa. Ha fatto un'eccezione per la rinomata rivista francese France Football.

Il Belga, che dal suo arrivo a Milano ha segnato 53 reti, ha parlato del suo stile di gioco e di come si vede nella gerarchia dei migliori attaccanti al mondo in circolazione.

Il 27enne, con 57 reti all'attivo con la maglia della sua Nazionale è l'attaccante belga più prolifico di sempre con i colori dei Diavoli Rossi. 

«In campo bisogna saper essere umili»

«A volte bisogna essere in grado di lavorare per la squadra, in tutta umiltà, senza necessariamente raccoglierne direttamente i frutti, soprattutto quando senti che non è il tuo giorno».

«Credo che ormai quasi tutti possono vedere l'intelligenza del miei movimenti e ne sono molto felice. Quando gioco cerco di sincronizzarmi con il resto della squadra. Qui a Milano, tutti lo hanno capito, sia i tifosi che i giocatori. Devo ringraziare i miei compagni di squadra per il tipo di giocatore che sono diventato».

In Italia la priorità è vincere

«In Italia, la vittoria viene prima di tutto. C'è una grande differenza nell'approccio alle partite tra qui e l'Inghilterra».

Lukaku ammette che nel campionato italiano l'aspetto tattico è fondamentale; non può permettersi di sbagliare, deve sempre sapere dove stare.

Uno dei cinque migliori bomber d'Europa

Negli ultimi cinque mesi il belga è stato tra i cinque miglior cannonieri del continente.

«Sì, ci possono essere giocatori che hanno segnato più gol, ma... (riflette e poi fa la conta delle reti segnate di recente) Sono un top 5. Non voglio mettermi a fare la classifica, ma io sono uno di quelli (e ride mentre punta uno a uno le dita della mano sinistra)».

Lukaku trafigge Sommer

Lukaku trafigge Sommer

Al 49esimo Romelu Lukaku porta in vantaggio l'Inter. Niente da fare per Yann Sommer.

21.10.2020

«Sto lontano per poter osservare cosa succede intorno alla palla»

Secondo Lukaku la caratteristica più importante di un attaccante sta nella capacità di leggere il gioco.

«Molti giocatori guardano la palla quando accelerano. Io, mi spingo relativamente lontano per poter osservare cosa succede intorno ad essa. Le partite contro Brasile e Giappone all'ultima Coppa del Mondo ne sono un buon esempio. Contro i brasiliani (vittoria per 2-1 nei quarti di finale), faccio scivolare la palla a Kevin De Bruyne (marcatore del secondo gol) perché vedo Marcelo muoversi all'indietro. Mi è alle calcagna, so che è morto! Contro i giapponesi  (vittoria per 3-2 negli ottavi di finale), senza palla, è stata la stessa cosa. Sapevo di dover sgomberare il corridoio per Thomas Meunier, e poi lasciar andare la palla per Nacer Chadli (marcatore alla fine della partita). Tutto dipende dalla capacità di leggere i movimenti di tutti sul campo». 

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