Intonati, goliardici e grotteschi La hit-parade dei calciatori con chitarra e microfono in mano

bfi

1.4.2021

Alexi Lalas con la maglia della nazionale statunitense a USA '94
Alexi Lalas con la maglia della nazionale statunitense a USA '94
KEYSTONE

C'è chi fa il calciatore, chi di professione fa il musicista e chi cerca di fare entrambe le cose. Da Cruijff a Sergio Ramos, passando per Gullit e Lalas, vi proponiamo alcune esibizioni di grandi del pallone prestati alla musica. 

Campioni con la palla sui piedi, c'è chi tra loro ha provato a lanciare un'altra carriera, un'altra arte.

Cantanti appassionati, voci ruggenti, stonature da brividi e performance al limite del grottesco.

Parliamo di quei calciatori che hanno tentato la via della canzone. Da esperimenti pazzi, a goliardate di gioventù, fino al lancio di una vera e propria seconda carriera.

Vi proponiamo la nostra hit-parade, una top seven, che comprende periodi e generi musicali diversi e forse qualche rarità. 

Ruud Gullit

Stella del Milan arraffatutto di Arrigo Sacchi e della nazionale olandese, Ruud Gullit è stato per molti ragazzi un icona inconfondibile, vuoi per la palla al piede, per forza e per i suoi capelli neri truciolati che sembravano ali che lo spingevano verso la porta. Pochi sanno che prima di esplodere con l'Ajax, e poi consacrarsi a Milano, Gullit provò a fare il cantante, tra un allenamento e l'altro: il sound era quello in voga negli anni ottanta, il personaggio sapeva tenere il palco tra alcune ballerine, il pezzo musicale non è certo paragonabile alle sue incursioni in area di rigore, spalleggiato dal magnifico Van Basten; irresistibili. 

Roger Milla

Italia '90, 38 anni, quarti di finale, Camerun. Parliamo di Albert Roger Milla, l'attaccante del Camerun, che con la sua nazionale raggiunse i quarti di finale - primato di una nazionale africana alla Coppa del Mondo, eguagliato da Senegal e Ghana anni dopo) segnando quattro reti, alla candida età di 38 anni. Diventò il simbolo di una nazione, l'idolo di un mondiale, l'ambasciatore dell'Africa talentata e gioiosa. Dopo il Mondiale in questione, per celebrare l'impresa del suo Camerun, Milla incise «Dance with the Lion»: un ritmo incalzante, sound africano e la voce del leone, che si sposa a pennello con il resto. Una vera chicca per intenditori. 

Vincenzo Scifo

Un peccato di gioventù, l'aver osannato Vincenzino Scifo come il salvatore del Torino. Il belga, di chiare radici italiane, arrivò in Serie A dove giocò due stagioni con il Torino: un centrocampista dalla rara creatività e visione, poco dedito purtroppo, al lavoro sporco. Ad inizio carriera provò a conquistare il suore di molte ragazzine della sua età con questa 'Gagne d’avance', quando era considerato fra i centrocampisti più promettenti d’Europa. Rispetto ad altri colleghi calciatori Scifo se la cavò bene come cantante. Non rimarrà solo una fiammata di gioventù per quel ragazzo che continuò a cantare nei locali delle varie città in cui giocò, gli ultimi quelli del Principato di Monaco.  

Johann Cruijff

Statuario in campo, serio professionista e icona del calcio mondiale. L'olandese Johann Cruijff con la musica si divertì.

'Assistere all’incontro di boxe di lontano cugino, vederlo perdere, poi accompagnarlo al pub per cercare di tirarlo su di morale. Riportarlo ubriaco dalla moglie, che lo sta aspettando a casa arrabbiata'.

Questo il testo in italiano della filastrocca cantata in olandese dal genio del calcio totale, con tromboni e ritornelli da osteria di paese. Un 45 giri inciso dall'allora ventenne Cruijff. Sciocchezze di gioventù, beata gioventù. 

Sergio Ramos

Pilastro della difesa del Real Madrid. Un duro che pochissimo concede agli attaccanti di mezzo mondo. In questo tentativo discografico - in compagnia di Demarco Flamenco - Sergio Ramos si dimostra passionale con una buona intonazione.

Alleluia: canzone benefica

S'incise 'We are the World' sulla spinta di Michael Jackson, si fece il Live Aid grazie all'organizzazione di Bob Geldoff. Anche l'Italia pensò di fare la sua parte in materia di beneficienza sfruttando la musica. Ne uscì 'Alleluia', una canzone cantata da star del pallone degli anni ottanta e bambini. Platini, Rummenigge, Paolo Rossi e Bruno Conti, Cabrini, Boniek, Antognoni, Gullit e altri misero le loro voce, chi con più e chi con meno successo. Tant'è, il disco vendette bene. Un video da guardare per i nostalgici del calcio di quegli anni, per ricordare i vecchi campioni. 

Alexi Lalas

Giocò con la nazionale statunitense anche a USA '94, poi arrivò la chiamata in Italia, al Padova. Per Alexi Lalas, cresciuto nel paese del basket, del football e del baseball fu un invito in paradiso. La sua esperienza in Serie A non durò molto, forse troppo diverso: capigliatura e barba che ricordava Buffalo Bill, chitarra in mano e accento yankee. Tornò a casa dove giocò fino a 33 anni, prima a New York e poi a Los Angeles. Chitarra sempre appresso, Lalas è l'esempio del calciatore di successo che si trasforma in buon cantautore. Lalas continua a suonare ancora oggi, seguendo generi diversi.