L'allenatore transalpino ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a lasciare il Real Madrid per la seconda volta.
Zinédine Zidane non sarà più il condottiero del Real Madrid. L'allenatore che aveva portato nella bacheca dei Blancos le tre Champions League consecutive del 2016, 2017 e 2018 ha deciso di lasciare la capitale spagnola per la seconda volta.
Il primo arrivederci era giunto nel 2018 - a sorpresa - dopo pochi giorni dalla conquista della terza Champions filata. Il francese era però tornato sui suoi passi pochi mesi dopo, nel marzo del 2019, quando aveva risposto positivamente alle richieste di aiuto del presidente Perez, in un momento complicato del club madrileno.
«A maggio 2018 avevo deciso di partire dopo due anni e mezzo costellati da vittorie e tanti trofei, avevo l'impressione che la squadra necessitasse di un nuovo progetto per poter rimanere al top», ha scritto Zizou in una lettera aperta pubblicata dal quotidiano sportivo «As».
«Questa volta invece la situazione è molto diversa. Lascio il Real Madrid perché non sento più la fiducia della società per costruire un progetto a medio-lungo termine», ha poi spiegato senza mezzi termini ormai l'ex tecnico del Real.
Nel proseguo della lettera il francese ha spiegato con maggior precisione ciò che l'ha portato a chiudere anticipatamente la sua seconda avventura sulla panchina di una delle squadre più blasonate del pianeta. Con la conclusione anticipata del contratto, il 48enne ha lasciato tra l'altro sul tavolo una buonuscita di 12 milioni, che avrebbe ricevuto al termine della prossima stagione.
«Conosco molto bene il mondo del calcio e so che in un club come il Real quando un allenatore non vince deve andarsene - ha commentato Zidane - ma in questo caso si sono dimenticati di qualcosa di molto importante: ovvero tutto ciò che ho costruito con il lavoro quotidiano. Si sono scordati che dietro a tutto questo ci sono delle persone, ognuno con la propria vita e le loro emozioni. Secondo me non è stato dato il giusto peso a questi aspetti che rendono grande una società».
«Non chiedevo di certo un atteggiamento privilegiato ma solamente che ci fosse un po' più memoria per quanto ho dato per questo club», ha poi concluso la lunga lettera Zidane, senza dimenticare di ringraziare tutti i tifosi, ricordando loro che rimarrà per sempre legato alla società.