In questo momento delicato la società rossonera decide di non ancora ufficializzare l'arrivo sulla panchina del tedesco Ralf Rangnick.
È vero che Milano è forse la città italiana, che per mentalità imprenditoriale, più si avvicina al modello di società teutonica. È vero che la Germania - e non ce ne vogliano i francesi - è la nazione faro all'interno della costellazione chiamata Unione Europea, ed è altrettanto assodato che la Mannschaft, da decenni, è una delle superpotenze del calcio mondiale.
Mai però, prima di oggi - manca solo l'ufficialità - il Milan si era affidato ad un allenatore tedesco: Ralf Rangnick.
ll tecnico tedesco, ormai ex Lipsia, doveva sciogliere gli ultimi dubbi e esprimere il proprio accordo per gettare le basi della nuova era rossonera. Dopo un lungo inseguimento partito a dicembre e, nonostante le smentite di rito, dopo alcuni incontri con i vertici del Milan, Gazidis e Singer, è arrivato il sì del 62enne tecnico di Backnang.
Il Milan non ufficializza
«Nessuna decisione tecnica è stata presa né verrà presa dal Milan prima della fine della stagione, e si conferma una volta di più massimo supporto e fiducia della dirigenza a Pioli e alla squadra».
Un segreto di Pulcinella insomma, che si vorrebbe rimanesse tale prima della delicata sfida con la Juventus e la corsa ad un tanto agognato posto in Europa.
Mai un tedesco alla guida del Milan
In 121 anni di storia sono stati 45 gli allenatori italiani che hanno avuto il privilegio di sedere su una delle panchine più ambite d'Europa, del mondo intero. Pozzo, Rocco, Maldini, Trapattoni, Capello, Sacchi, Ancelotti e Allegri, solo per menzionarne alcuni. Anche gli allenatori stranieri sono stati molti, ventuno per l'esattezza, tra cui i vari Liedholm, Tabarez, Leonardo, Mihailovic.
Mai un tedesco. Proprio a Rangnick la società rossonera affida la sua rinascita, dopo anni di digiuno, nazionale e internazionale.
L'ultimo scudetto è arrivato a Milano nel 2011, mentre la Champions League manca all'appello dal 2007. Come Klopp a Liverpool, Rangnick è il teutonico chiamato a riportare sfarzi e successi alla Milano rossonera.