Koch sul «caso Xhaka» «Senza vaccinazione gli sportivi di punta avranno una vita impossibile»

Manu Bocca - Marcello Allemanno

3.9.2021

Daniel Koch ha detto la sua sul caso Xhaka.
Daniel Koch ha detto la sua sul caso Xhaka.
blue Sport

Il caso di positività al coronavirus di Granit Xhaka in seno al ritiro della Nazionale ha fatto molto discutere, soprattutto da quando si è saputo che il capitano della Nati non era vaccinato. Un caso simile è controproducente anche per la campagna di vaccinazione? Daniel Koch risponde.

Manu Bocca - Marcello Allemanno

3.9.2021

«Mi dispiace molto, mi dispiace per tutti coloro che prendono il coronavirus e se non sono vaccinati, corrono il rischio di ammalarsi gravemente. Ecco perché spero davvero che Granit Xhaka stia bene e gli auguro una pronta guarigione», ha affermato Daniel Koch in un'intervista concessa a blue Sport.

Se una star del calcio e un modello per molti giovani come Xhaka non viene vaccinato, allora «non è un bene» per la campagna di vaccinazione, ha criticato senza mezzi termini Koch. «Tuttavia bisogna avere anche un po’ di comprensione. In primo luogo si tratta di una decisione molto personale, inoltre per uno sportivo d’élite non è sempre facile trovare il giusto momento per vaccinarsi senza rischiare di compromettere allenamenti e la propria forma fisica.

«La stragrande maggioranza degli atleti danno il buon esempio»

A causa degli effetti collaterali della vaccinazione, a livello fisico ci si deve aspettare degli effetti negativi per un massimo di una settimana, periodo in cui uno sportivo potrebbe non riuscire ad esprimersi al massimo del suo potenziale. 

Nonostante ciò l’ex «Mister Corona» spinge per la vaccinazione anche degli sportivi di primo piano. «Consiglio e auguro a tutti gli sportivi d’élite di farsi vaccinare, per il futuro infatti si va in una direzione in cui chi non è vaccinato avrà una vita impossibile. Inoltre con il vaccino abbasserebbero drasticamente i rischi di incorrere in una forma grave della malattia».

L’ex responsabile della divisione Malattie trasmissibili (UFSP) della confederazione si è detto soddisfatto degli sportivi di punta elvetici, «La maggior parte degli atleti si vaccina prima di tutto perché non vuole correre rischi evitabili. Per come la vedo io la maggioranza degli sportivi danno il buon esempio», ha poi concluso.

L'intervista video in tedesco

Daniel Koch: «Man muss Verständnis für Xhaka haben»

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