I quattro ex dirigenti del calcio mondiale, che avrebbero dovuto comparire nella primavera 2020 davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona, riceveranno circa 1 milione di franchi di indennizzo.
Il processo non aveva potuto aver luogo a causa della pandemia da coronavirus e i fatti sono nel frattempo stati prescritti.
Confermando un'informazione del «Tages Anzeiger», l'ex segretario generale della FIFA, lo svizzero Urs Linsi, ha indicato che una decisione pubblicata oggi dal TPF mette i costi legati alla procedura interamente a carico della Confederazione. Linsi figurava tra gli accusati nella vicenda relativa alle presunte malversazioni che hanno circondato l'organizzazione della Coppa del mondo di calcio del 2006 in Germania.
Processo era previsto nel marzo 2020
Il processo avrebbe dovuto tenersi nel mese di marzo del 2020. Ma non poté aver luogo a causa dell'assenza dei tre accusati tedeschi, che avevano invocato l'epidemia di Covid-19 per non recarsi a Bellinzona.
Alla sbarra, accanto a Linsi, ci sarebbero dovuti essere tre ex dirigenti della Federazione di calcio tedesca (DFB) con vari capi di accusa per un controverso prestito di 6,7 milioni di euro (circa 10 milioni di franchi con il cambio di allora). Horst Rudolf Schmidt, ex segretario generale della DFB, Theo Zwanziger, ex presidente dell'associazione, e Linsi, erano accusati di truffa, mentre Wolfgang Niersbach, ex presidente della DFB, di complicità nella truffa. La prescrizione, per questo genere di reati, è di 15 anni.
Nella sua sentenza, la Corte penale del TPF ha stabilito un risarcimento per Schmidt, Niersbach e Linsi di rispettivamente 210'300 franchi, 230'680 franchi e 256'000 franchi per le spese da loro assunte per la difesa. Il quarto imputato, Zwanziger, riceve un indennizzo di 5'452 franchi, mentre il suo avvocato d'ufficio viene risarcito con 207'700 franchi dalla Confederazione.
Nulla per la FIFA e la DFB
Inoltre, i quattro ex dirigenti ricevono 15'000 franchi ciascuno a titolo di riparazione più il 5% di interessi. Infine, importi di 908 franchi e 1'680 franchi sono accordati a Zwanziger e Niersbach per gli inconvenienti legati alla procedura. Il risarcimento complessivo a carico della Confederazione ammonta così a quasi 1 milione di franchi. La FIFA e la Federazione tedesca di calcio (DFB), invece, non percepiranno un centesimo.
La Corte penale precisa inoltre che il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) avrebbe auspicato che il totale dei costi della procedura venisse messo a carico dei quattro imputati. Questi ultimi avrebbero così dovuto versare un indennizzo appropriato alla FIFA e alla DFB.
L'MPC riteneva che gli accusati avessero agito in contrasto con il diritto durante la procedura. Tale argomento è stato respinto dai giudici di Bellinzona che al contrario hanno concluso che essi avevano fatto un uso legittimo dei loro diritti.
(Sentenza SK.2019.45 del 20 maggio 2021)