Cristiano Ronaldo è nervoso, lo ha dato a vedere in più di un'occasione. Motivi ce ne sono eccome, anche se lui continua a segnare, e più di tutti.
Ha dato segni di nervosismo il magnifico Cristiano Ronaldo. Non che sia la prima volta. Ma questi momenti si sono succeduti con allarmante frequenza: dalle discussioni palesi nei confronti dei compagni, al lancio della maglietta al termine della gara con il Genoa all'indirizzo di un guardalinee.
Motivi, motivi, motivi
I motivi ci sono, eccome, e chi lo conosce è pronto a giurare che l'insofferenza mostrata a più riprese dal portoghese nasca proprio da essi: un addio alla Champions League negli ottavi di finale vittima di un non certo irresistibile Porto, il campionato quasi sfuggito - la matematica non permette di adottare avverbi più assoluti -, la zona Champions League da difendere con i denti - un'eventuale non-qualificazione sarebbe sinonimo di una pesantissima disfatta in casa bianconera -, un allenatore che non convince e l'età, i suoi 36 anni che nonostante il suo incredibile stato di forma non permettono grandi margini di errore in ottica di scelte future.
A tutto questo si potrebbe anche aggiungere la questione contrattuale: un contratto in scadenza tra un anno e un ingaggio che al momento nessun altro club è disposto a corrispondergli, non a 36 anni, non in un periodo in cui le casse denunciano mancati introiti a causa della pandemia. È vero, dalla Spagna arrivano continue voci sull'interesse del Real Madrid nei suoi confronti. Voci.
Capocannoniere
A livello prettamente personale CR7 non può certo lamentarsi delle sue prestazioni: 37 partite giocate in stagione condite da 32 gol, 25 di questi segnati in Serie A in 27 match disputati. Reti, tante, che gli valgono il titolo di cannoniere, davanti a giovani - più giovani - del calibro di Lukaku, Insigne e della sorpresa atalantina Muriel.
Da anni Ronaldo è ormai abituato a dettare i tempi e le condizioni, senza dover mai rinunciare alle grandi sfide. Oggi, con lo spettro di una possibile mancata presenza in Champions League l'anno prossimo, e la mancanza di vere alternative oltre alla Juve, il portoghese potrebbe sentirsi un poco con le spalle al muro; forse anche da qui la sua rabbia, la sua insofferenza.
Professionista serio, ci mancherebbe
Dopo aver gettato la maglietta in maniera plateale, il giorno seguente Ronaldo ha postato una foto di lui in palestra con la sua Georgina, al termine del workout: «Lavoro fatto», commenta la stella portoghese sul suo profilo Instagram.
Non c'è tempo per piangersi addosso: domenica i bianconeri saranno in scena a Bergamo, per una sfida che vale forse più di uno scudetto.