La partita di ieri sera ha spedito sì il Porto ai quarti di finale, ha sancito sì un'altra campagna europea catastrofica dei bianconeri, ma c'è dell'altro.
Quella di ieri sera è una serata da ricordare, senza dubbio per i tifosi del Porto che per la prima volta da quanto esiste la Champions League, si sono qualificati per i quarti di finale. Una serata drammatica di calcio, a Torino: il vantaggio dei lusitani, la sterilità della Vecchia Signora, le due reti di Chiesa che avevano ridato slancio e smalto ai bianconeri, la seconda rete di Oliveira nei supplementari, la terza segnatura della Juve su colpo di testa di Rabiot, l'assalto finale e il triplice fischio dell'arbitro. Il Porto si consegna alla sua storia, la Juve cerca di negare la catastrofe.
Ma ci sono altri tre punti che val la pena ricordare della serata di ieri.
La conferenza stampa del vincitore più rapida di sempre
L'allenatore del Porto Sergio Conceiçao, dopo aver eliminato la Juventus in trasferta agli ottavi di finale e portato il suo Porto agli ottavi per la prima volta nella storia, entra in sala stampa. Ci si aspetta una raffica di domande per il grande vincitore della serata. Invece, dopo 50 secondi la conferenza è chiusa in quanto nessuno dei giornalisti presenti su Zoom per le domande di rito si prenota.
Sorpresa anche per l'addetto stampa del Porto. Conferenza stampa da record.
Pavel Nedved perde la calma e calcia un cartellone
Triplice fischio finale che ha segnato la fine del cammino in Champions della Juve e che ha mandato il suo vice-presidente su tutte le furie. Pavel Nedved ha infatti sfogato tutta la sua rabbia contro un cartellone posto a bordo campo all'Allianz Stadium.
Uno sfogo di rabbia per dover dire ancora una volta addio alla competizione più importante.
Il dirigente bianconero ed ex calciatore è finito subito nel mirino dei social.
Ronaldo: scommessa persa
Se Cristiano Ronaldo era arrivato a Torino per riportare la Champions League in Piemonte dopo più di vent'anni di attesa, allora la scommessa di Agnelli e compagni è stata persa.
Nei tre anni di Ronaldo alla Juventus i bianconeri hanno subito tre pesanti e disastrose eliminazioni dalla massima competizione europea: ai quarti contro l'ottimo Ajax la prima, agli ottavi contro il non irresistibile Lione l'anno scorso e di nuovo agli ottavi, ieri sera, contro un solido Porto, ma tutto qui.
L'uomo che costa 31 milioni a stagione, un calciatore il cui onere finanziario ha di fatto frenato la ristrutturazione, non ha portato quanto promesso.
14 reti segnate in 23 incontri di Champions, non male davvero. Peccato che in nove stagioni al Real ne segnò 108 in 103 sfide. A Ronaldo non si può certo imputare di non aver segnato a sufficienza comunque, di non aver dato il suo massimo impegno ... ma da lui ci si aspettava altro, forse un miracolo.
Difficile che rimanga un quarto anno a Torino.