I commissari del Baby Giro d'Italia, che dura una settimana per corridori Under 23, hanno preso una decisione senza precedenti: squalificare 24 corridori dalla corsa, tutti nello stesso giorno. Anche quattro auto di squadra sono state ritirate dall'evento e i conducenti sono stati multati.
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Non hai tempo? blue News riassume per te
- Il Giro Next Gen è una gara a tappe di una settimana che ricalca in parte il Giro d'Italia, ma riservato ai soli Under 23.
- Nella tappa di montagna più impegnativa 24 corridori sono stati trainati dalle ammiraglie che li accompagnavano.
- I commissari della gara, video-prova alla mano, hanno squalificato i 24 ragazzi, quattro direttori sportivi e quattro vetture di supporto.
Nella quarta tappa del Giro Next Gen, o Baby Giro come viene simpaticamente chiamato dagli addetti ai lavori, ha condotto il gruppo per 119 chilometri fino al Passo dello Stelvio - mitico valico alpino che ha fatto la storia del Giro d'Italia.
Ma non si è trattato della famosa salita del Passo dello Stelvio da Prad con i suoi 48 tornanti, ma dall'altro versante, con partenza da Bormio. Con oltre 1'500 metri di dislivello su 21,5 chilometri, anche questa è stata comunque una salita impegnativa.
Tanto impegnativa, che qualcuno ha pensato di barare. Infatti, due dozzine di corridori, rimasti indietro prima a metà salita, si sono aggrappati ai veicoli di supporto e sono stati tirati su fino in cima al passo.
Chi mastica ciclismo da anni sa che non si tratta dei primi ad aver barato in questo modo, ma dato che oggi ogni spettatore è munito di uno smartphone, stavolta nessuno ha potuto negare l'imbroglio.
In passato, la giuria avrebbe potuto chiudere un occhio. Ma in questo caso, davanti alle evidenze schiaccianti, ha deciso di squalificare ben 24 corridori.
I ragazzi sono stati anche multati, così come i quattro direttori sportivi che hanno messo a disposizione la loro auto come traino. Inoltre, le loro squadre dovranno accontentarsi di un veicolo di supporto in meno per il resto del Giro.
La GS Sissio, squadra italiana, si è vista squalificare ben quattro corridori, trovandosi così con un solo atleta in gara. Nessun ciclista svizzero fa parte delle due dozzine di squalificati.
In testa un norvegese, il primo svizzero è un 18enne
Johannes Staune-Mittet si è assicurato la vittoria di tappa sulla «Regina dei passi di montagna». Il 21enne norvegese del Jumbo-Visma junior team è anche in testa alla classifica generale.
Jan Christen, 18enne del canton Argovia, con il suo 12esimo posto momentaneo, è il miglior svizzero in classifica generale.
Una decisione, quella dei commissari italiani, che trova ancor più sostegno da parte dell'opinione pubblica in quanto i giovani corridori saranno presto i garanti del fair-play nel mondo del ciclismo professionistico.