In Nordamerica li chiamano «Franchise Player», da noi sono i «Giocatori bandiera». Vi presentiamo le nostre scelte per Friborgo, Lugano, Biel e Losanna.
Molti si chiedono oggi - altri lo facevano già prima - se la globalizzazione non sia un pilastro della nostra società da mettere in discussione. Il coronavirus sta dimostrando alcuni limiti di questa nostra società che non conosce più confini. Alcuni vorrebbero tornare ad una società più locale, una dimensione più da villaggio.
L'hockey su ghiaccio, quello svizzero in questo caso, non ha mai snobbato le bandiere, cioè quei giocatori che più di altri raccontano la storia di un club, la cultura nel quale esso è nato ed esiste, insomma, coloro sono diventati la 'carta d'identità' della loro società sportiva.
Vi proporremo in quattro episodi, un piccolo dossier sui giocatori-bandiera delle formazioni di National League. Abbiamo scelto un giocatore per squadra, voi stessi, potreste individuarne degli altri.
Julien Sprunger: HC Fribourg-Gottéron
Pensando al Friborgo-Gottèron spicca un nome su tutti: quello di Julien Sprunger. Il 34enne è nato a Friborgo e da sempre gioca per i Dragoni - eccezion fatta per una cortissima parentesi di un solo incontro in NLB con la Chaux-de-Fonds -.
Chi più di lui può fregiarsi del titolo di 'Giocatore bandiera' di questo Friborgo.
I molti infortuni hanno condizionato gran parte della sua carriera, il suo approccio a volte remissivo non gli ha permesso di fare quel salto in Nordamerica che il suo potenziale e talento gli avrebbe permesso.
In 708 incontri giocati con la maglia dei burgundi Sprunger ha segnato 274 reti, confezionando un totale di 555 punti. Il friborghese è uno degli attaccanti più prolifici della storia dell'hockey svizzero e anche per questo motivo il Friborgo spera di poterlo mettere in pista ancora per diversi anni. Sprunger è conosciuto dagli anziani tifosi e dai bambini, Sprunger è Fribourg-Gottèron.
Raffaele Sannitz: HC Lugano
Raffaele Sannitz è cresciuto nelle giovanili del Lugano, oggi, a 36 anni, è ancora un centro irrinunciabile per tutti gli allenatori che negli anni si sono susseguiti sulla panchina dei bianconeri.
Nel 2004 tentò la via del Nordamerica dove giocò per una stagione in AHL prima di ritornare a Lugano. Due partite con il Sierre, due con il Coira, tutto il resto è stato solo HC Lugano.
752 partite, condite da 96 reti e 186 assist, una barba cresciuta negli anni e diventata iconica. Raffaele Sannitz incarna l'identità di un club che ha assaporato il piacere di vincere il titolo svizzero a più riprese, e che oggi, continua a lottare alla pari con i club più attrezzati della Confederazione per riportare la coppa sotto le volte della Corner Arena. Un giocatore che sa sacrificarsi e lottare quando la situazione lo richiede.
«Ci pensa Sannitz», si legge da alcuni anni su di uno striscione che campeggia sulle tribune dell'ex Resega. E ci penserà ancora, in quanto il nativo di Mendrisio ha un contratto valido fino a termine della prossima stagione. Sannitz è HC Lugano.
Joel Genazzi: HC Lausanne
Il robusto 32enne difensore nato a Londra gioca a Losanna da sette stagioni, sufficienti per meritarsi il nostro titolo di 'giocatore bandiera' del club vodese.
Genazzi ha convinto anche Patrick Fischer, con il quale ha disputato fin'ora 20 partite con la maglia della nazionale rossocrociata.
Un difensore d'incursione, potente e che non disdegna segnare oltre che fornire l'ultimo passaggio. Caratteristiche queste che negli anni lo hanno reso uno dei trascinatori della formazione vodese, caratteristiche che gli hanno permesso di realizzare ben 152 punti.
Non forse un giocatore che rispecchia l'identità del suo club come altri in questa lista, ma più di altri nel suo club. Genazzi, 32 anni, potrebbe diventare una bandiera; i presupposti ci sono.
Toni Rajala: EHC Biel
Non ha la classe di Damien Brunner e Luca Cunti, ma l'energia, la carica e le i punti messi a segno da Toni Rajala i questi anni a Biel lo hanno fatto assurgere a beniamino del pubblico locale.
Il 29enne finlandese, da 5 stagioni a Biel, sembra essere il degno sostituto di Mathieu Tschantrè, ritiratosi al termine di questa stagione dopo una militanza ininterrotta con la maglia dei Seeländers. Rajala ha finora disputato 180 incontri con i bernesi mettendo a segno la bellezza di 153 punti.
Rajala incarna il desiderio del club bernese di tornare ad essere protagonista dell'hockey svizzero, l'energia di chi ha desiderio di tornare a mettere le mani su quel trofeo nazionale vinto l'ultima volta nel 1983 con i vari Anken e Dubois.