L'ex giocatore degli ZSC Lions, ora opinionista di blue Sport, ha commentato il finale di stagione di National League concentrandosi sulle sorprese, belle e brutte, le favorite per il titolo e un pronostico su chi si qualificherà per i Playoff.
«A Zugo sono ben organizzati. Hanno un Game Plane molto chiaro che tutti i giocatori cercano di mettere in atto. Quando scendono sul ghiaccio non lo fanno per lavorare ma per vincere. Al momento si vede che hanno una marcia in più. Sulla carta non sono molto più forti della concorrenza ma sono molto compatti», così ha iniziato la discussione il nostro opinionista Morgan Samuelsson parlando della squadra più in forma della National League.
«Tuttavia parlare del titolo è prematuro per quanto mi riguarda - ha poi proseguito l'ex attaccante dei Lions - per ora nella stagione regolare si stanno comportando molto bene, ma io penso che nei Playoff potrebbe mancar loro un po' di fisicità. Il loro gioco è spesso tecnico, troppo tecnico, e se si vuole andare a cercare il pelo nell'uomo potrei dire che ai Tori manca una componente battagliera, cosa che nei Playoff potrebbe giocare a loro sfavore».
La bella sorpresa e la delusione
«Il Ginevra Servette è decisamente una bella sorpresa - ha chiosato lo svedese - giocano un buon hockey, molto veloce. Hanno un bel concetto di hockey e un ottimo sistema si gioco, inoltre sanno giocare anche col fisico. Mi piace davvero questo Servette».
«La sorpresa negativa, beh sarebbe troppo facile dire il Berna. Io ho visto molte partite dell'Ambrì Piotta, e devo dire la verità: per me la più grande delusione di quest'anno sono proprio i biancoblù. Lottano, lavorano duro ad ogni partita ma non hanno un vero e proprio gioco. Cercano semplicemente di uscire il più velocemente possibile dalla propria zona difensiva. Non giocano nemmeno a hockey, lottano e basta, e a me non piace», ha poi analizzato Samuelsson.
A causa degli infortuni di D'Agostini e Nättinen i leventinesi hanno potuto schierare 4 stranieri solo in 6 partite...
«Per una squadra come l'Ambrì, è una catastrofe. Si vede nero su bianco. Come già detto lottano, su questo non si possono criticare i giocatori di Cereda, ma è proprio il gioco a non esserci. Si vede che manca tremendamente un quarto straniero che possa aiutare in fase di costruzione e soprattutto a livello realizzativo. Inoltre Nättinen ha giocato bene le prime 15 partite, ha segnato molte reti decisive, ma poi si è rivelato un'anatra zoppa. Certo anche gli infortuni non l'hanno aiutato», ha poi aggiunto, come al solito senza peli sulla lingua, il 52enne di Boden.
L'amaro fine di carriera di Félicien Du Bois
«È tragico quando un giocatore è obbligato a chiudere la carriera così, infortunato - ha commentato Morgan - sicuramente avrebbe preferito scendere sul ghiaccio almeno una volta ancora prima di appenderei pattini al chiodo, purtroppo per lui è andata così. Mi congratulo con Féliciens per la sua grandiosa carriera».
Playoff-Playout
«Chi andrà in vacanza? - ha sbottato lo svedese con un sorriso - secondo me Langnau e Ambrì, seguiti poco dopo da Berna e Rapperswil, che riusciranno a qualificarsi per i pre-playoff ma non dureranno a lungo».
«Attenzione però, sabato sera ci sarà la partita importantissima fra Ambrì Piotta e Rapperswil, dopo questa sfida avremo più informazioni per analizzare con precisione quale compagine fra quella ticinese e la san gallese riuscirà effettivamente a prendersi l'ultimo posto per i pre-playoff», ha poi concluso il collega Morgan Samuelsson.