Hockey Il Lugano ha la meglio sull'Ambrì dopo un derby combattuto

SwissTXT

2.10.2020 - 22:34

Il Lugano ha vinto il primo derby stagionale.
Il Lugano ha vinto il primo derby stagionale.
Source: Keystone

Il primo derby ufficiale della stagione, il terzo se si contano anche i due amichevoli vinti dal Lugano, ha visto il successo dei bianconeri, che hanno battuto per 3-0 l'Ambrì alla Valascia.

I sottocenerini, al via con la stessa formazione che nel vittorioso debutto casalingo contro lo ZSC, hanno deciso la partita nei nove minuti finali della sfida.

Dopo due incontri sono a punteggio pieno e non hanno subito gol. L'Ambrì, sceso in pista con una squadra modificata e con Conz al posto di Ciaccio, ha incassato la seconda sconfitta in due match e ancora non ha siglato la sua prima rete stagionale.

Il Lugano esce nel finale

Nel primo tempo niente reti e poche occasioni, con nessuna delle due squadre che ha sfruttato i propri powerplay.

Nel periodo centrale più attivi in avvio i padroni di casa. La migliore chance l'hanno però avuta al 33' gli ospiti con Heed, ma a salvare la situazione ci ha pensato Pezzullo. A 35 secondi dalla sirena sono scoppiate alcune risse, con Flynn e soprattutto Riva puniti con diverse penalità.

Nel terzo finale azioni pericolose da entrambe le parti, le più cristalline per Carr e Suri (palo), fino ai gol di Arcobello al 52' e di Buergler in cinque contro quattro al 55'. A porta vuota il 3-0 di Boedker.

Pelletier: «Tutti partecipano al gioco difensivo»

Oltre che per la vittoria nel derby, Serge Pelletier è contento per quanto espresso in retrovia dal Lugano durante le prime 2 partite di campionato, chiuse senza subire reti.

«Difensori, attaccanti, tutti partecipano al gioco difensivo. L'assetto della squadra è stato soddisfacente in questo inizio di stagione e non a caso sono giunti i primi 6 punti».

Giovanni Morini è sulla stessa lunghezza d'onda del suo allenatore. «Non si vince solo con il potenziale offensivo, ma anche con la solidità in difesa. Comunque siamo solo all'inizio, c'è ancora tantissimo lavoro da fare».

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