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Il derby è sempre una partita speciale, lo abbiamo spesso sentito dire da giocatori, allenatori e dirigenti, ma nonostante tutto in palio ci sono tre punti, come in ogni altra partita di campionato. Questa sera però Ambrì Piotta e Lugano si contenderanno tre punti pesantissimi. Con una vittoria i leventinesi si porterebbero a +6 dai cugini mentre se i bianconeri dovessero sbancare la Valascia raggiungerebbero in classifica i biancoblù. Ecco i motivi che parlano in favore di una vittoria della squadra di Luca Cereda nel derby di questa sera.
La strategia per vincere è una sola, e la truppa di Luca Cereda la conosce bene. Come spesso ha ripetuto lo stesso allenatore per i biancoblù l’unica via per mettere in difficoltà il Lugano, squadra sulla carta ben più ricca di talento di quella leventinese, dovranno mettere in pista l’intensità e sacrificio per compensare al gap tacnico. L’Ambrì ha già dimostrato di saperlo fare, non solo contro il Lugano ma andando a vincere contro le migliori squadre del campionato, recentemente imponendosi anche su una corrazzata da guerra come lo Zugo. La ricetta c’è, per Elias Bianchi e compagni non resta che metterla in pratica, senza aver paura di soffrire.
La Valascia sarà una bolgia. Ad ogni derby l’atmosfera è calda, ma con la posta in palio di questa sera sicuramente i tifosi biancoblù non risparmieranno la voce per spronare i propri beniamini verso la vittoria. A nove partite dal termine della Regular Season l’Ambrì è in piena corsa per i Playoff, situazione che ormai non succedeva da diversi anni, la Valascia questa sera sarà più che mai un sesto uomo sul ghiaccio.
Si respira un clima particolare. All’interno dello spogliatoio si è decisamente creato un ambiente particolare, molto positivo e ricco di complicità. Lo dimostrano i 64 punti messi in cascina, ma anche la decisione presa da diversi giocatori chiave, pensiamo soprattutto a Zwerger e Müller, di rinnovare fino al 2022 nonostante avessero avuto eccellenti opportunità di cambiare aria ed ambire a lidi ben più prestigiosi. Fra i giocatori biancoblù si è creata una chimica da non sottovalutare. E non solamente fra i giocatori che spesso e volentieri finiscono sul tabellino dei marcatori, anzi: dagli scorer della prima linea fino ai lottatori del quarto blocco. Questo Ambrì è speciale, ognuno ha il suo ruolo e solo continuando a giocare così può sperare di raggiungere i Playoff.
Non è bello fare nomi, soprattutto in uno sport di squadra come l’hockey. Però bisogna sottolinearlo, i biancoblù questa stagione possono contare su un’arma in più, un cannoniere che non ha nessun' altra squadra del campionato: Dominik Kubalik, autore di 21 reti e 28 assist in 41 partite. Il futuro attaccante dei Chicago Blackhawks sta attraversando un momento magico, buca i portieri avversari a ripetizione e spesso e volentieri decide le partite con reti pesantissime - recentemente basta chiedere a Zugo e Ginevra- . In questa stagione nei derby non ha ancora saputo incidere, che questa sera sia la volta buona?
P.S. Per chi è preoccupato della probabile assenza del gigante Novotny, abbiamo pure una news ricca di speranza: il gigante ceco giovedì si è allenato con la squadra, e vederlo in pista questa sera non sarebbe così sorprendente. Cereda non ha nessun altro straniero da schierare oltre al terzetto Plastino-Kubalik-D’Agostini, quindi se il fisico ha smaltito bene l’allenamento di ieri Novotny potrebbe dare il suo contributo anche questa sera. Magari anche solamente in situazioni speciali o schierato solo per vincere ingaggi importanti nei momenti decisivi dell’incontro.
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Il derby è una sfida che spesso non conosce favoriti, quest'anno ancor di più, se si getta un occhio alla classifica. Nonostante questo ci sono - ci devono essere - degli aspetti che parlano a favore della squadra diretta da Greg Ireland, l'uomo a cui, -a differenza di altri in passato - è stata concessa fiducia nonostante una stagione fin qui aldisotto delle aspettative.
E cominciamo proprio da lui, da quel gentleman canadese che è arrivato a Lugano in punta di piedi e che l'anno scorso, partita dopo partita si è guadagnato la finale, persa poi in gara 7 contro lo Zurigo. Un coach che ha saputo guadagnarsi la stima del pubblico, degli addetti ai lavori e della società, la quale continua a credere in lui. Lui, che quando i giochi si fanno duri e difficili, sa chiedere il meglio ai suoi ragazzi, star o gregari che siano.
Già, il Lugano sa di dover vincere - non si tratta di ultima spiaggia ma poco ci manca - e questa situazione di acqua alla gola si trasformerà molto probabilmente in campo in un'energia dirompente. Inoltre, l'ultima partita disputata dai bianconeri ha dimostrato il valore degli uomini di Ireland, quando messi alle corde. Alla Corner Arena, contro il Davos il Lugano ha vinto per 4-0, dando l'impressione di aver ritrovato velocità e la capacità di non soccombere nei momenti di difficoltà in difesa.
Il rientro sul ghiaccio di Sannitz e Vauclair, che di esperienza nei derby ne hanno eccome, aiuterà di certo la causa bianconera, nonostante la dubbia presenza di Linus Klasen - nei giorni scorsi bloccato dall'influenza-.
La stagione dei derby ha fin qui sorriso tre volte all'Ambrì e due al Lugano, motivo ulteriore che fa pensare che la truppa di Ireland - mai vincitrice in Leventina in questa stagione - vorrà pareggiare i conti.
Se la probabile assenza di Klasen e quelle sicure di Cunti e Wellinger sono un fattore con il quale i bianconeri hanno imparato a convivere nelle ultime due stagioni falcidiate di innumerevoli incindenti, la possibile non presenza sul ghiaccio di Jiri Novotny per l'Ambrì potrebbe pesare maggiormente tra le fila dei leventinesi. Il centro arrivato a stagione iniziata dal Plzen ha dimostrato tutta la sua qualità, le sue doti di leadership e la sua lunga esperienza, fattori questi che se mancassero, potrebbero influire in negativo sulla prestazione degli uomini di Cereda.
Se per larga parte del campionato il Lugano non è riuscito a vincere fuori le mure amiche, il computo delle ultime tre sfide giocate fuori casa ha segnalato un 'inversione di tendenza: i bianconeri hanno vinto le ulte due sfide lontani dalla Corner Arena, nientemeno che a Bienne e Zugo.
Il pubblico della Valascia sarà questa sera oltremodo energetico, un vera bolgia a chi pare. Paradossalmente questo potrebbe stimolare oltremodo Lapierre e compagni, che sembra abbiano ritrovato quel piacere indubbio di riuscire nelle imprese, ancor più quando le difficoltà diventano maggiori.