Il centro della NHL arrivato in estate a Lugano è già partito. Ryan Spooner non è più al servizio di Sami Kapanen. Le considerazioni della redazione.
Ryan Spooner prometteva meraviglie dalle parti della Resega. L'attaccante canadese, un promesso centro dalle grandi abilità tecniche e con un intelligente visione di gioco, doveva saper eludere i difensori nell'uno contro uno. Una carriera trascorsa tra NHL e AHL a causa pure di un'incostanza che a Lugano non si è potuta mettere alla prova.
Perché Spooner ha già fatto le valige, dopo due match giocati in campionato e uno in Coppa Svizzera, durante i quali, nonostante tutto, ha collezionato 3 punti.
Ci sono voci che affondano la causa di questo precoce divorzio in problemi relazionali con qualcuno nello spogliatoio. Non ci è dato di sapere.
I fatti sono i seguenti. Spooner fu attirato a Lugano con la promessa di essere il quarto straniero. L'arrivo improvviso del difensore finlandese Ohtama, a inizio stagione, ha portato il numero di stranieri a cinque. Uno di loro - a turni forse, ma senza eccezioni - doveva seguire dalla tribuna.
Ohtama, un gigante fondamentale
Fra alcuni giorni scadrà il contratto provvisorio offerto al difensore finlandese campione del Mondo. Se non dovesse rinnovare il Lugano si troverebbe con tre soli stranieri: due attaccanti e un difensore.
Nonostante la perdita del cecchino Gregory Hofmann, il Lugano, in questo inizio di stagione, ha messo in mostra una discreta media realizzativa, un attacco pungente e un gioco veloce, aggressivo e piacevole da seguire. Il Lugano ha segnato più di Berna, Bienne e Losanna. Fazzini ha confezionato 12 punti (8 reti) in 14 incontri, Bürgler si è ricordato di saper andar a segno - 8 punti per lui -, Zangger (5 reti) ha segnato di più che in 34 incontri disputati con Losanna nella scorsa stagione, Sannitz sembra ringiovanire di anno in anno. Suri deve ritrovarsi ma lo spirito è quello che lo ha sempre contraddistinto.
Gli altri tre stranieri
Linus Klasen è tornato a giocare e i bianconeri hanno potuto tornare a godere della sua genialità e non solo. Lo svedese è anche sostanza: 12 punti in 12 partite.
Jani Lajunen, uno dei leoni dei playoff 2017-2018, viaggia sulla media punti che aveva portato in dote prima di arrivare sulle rive del Ceresio: in stagione ha giocato 14 partite condite da 8 punti. Lajunen è prezioso nel gioco di Kapanen come lo era sotto la guida di Ireland: ringhia, combatte a tutto campo e importantissimo, si erge davanti ai portieri avversari con tutta la sua mole permettendo ai cecchini bianconeri di scagliare sassate micidiali.
Il difensore americano-canadese Taylor Chorney spacca il pubblico bianconero dal suo arrivo; c'è chi ne apprezza il senso tattico e chi si aspetterebbe di più da uno straniero. Alcune sbavature a parte il 32enne dell'Ontario è un difensore saggio, veloce e volenteroso.
Improvvisamente erano cinque (stranieri)
A fine estate il Lugano si era trovato a dover puntellare una difesa che certo non è paragonabile per qualità e esperienza a quelle delle grandi del campionato. Vauclair, a 40 anni, non può certo garantire come alcuni anni fa - e non ce ne voglia il gladiatore Julien -, Jecker e Riva sono giovani in fase di maturazione, Wellinger rimane un giocatore in parte inespresso e Ronchetti - 27 anni - non è sinonimo di grande esperienza in National League. Loeffel, capitan Chiesa e Chorney si caricano sulle spalle il peso della difesa. Loro possono.
3 novembre 2019
Fatte queste considerazioni ritorniamo al nocciolo della questione: il Lugano ha perso Spooner e il 3 di novembre potrebbe trovarsi senza Ohtama.
Occhio alla difesa
Un Lugano che vuole giungere dove arrivò nel 2018, 2017 e 2016 deve avere una difesa solida e di buona qualità. Una difesa a protezione di Zurkirchen e non di Merzlikins - che oggi gioca in NHL -.
Furrer fu sostituito con Loeffel, Vauclair è due anni più vecchio, la partenza di Ulmer è rimasta scoperta fino all'arrivo di Ohtama.
Perdere un altro straniero, specialmente in difesa, potrebbe lasciare uno squarcio difficilmente riparabile.
Al momento la mancanza di Spooner non si sente. Si è cancellato il desiderio di vedere all'opera un fuoriclasse, e ci si può anche convivere. Il magnifico Arcobello arriverà, ma non prima della fine di questa stagione.
E se Klasen o Lajunen dovessero infortunarsi? Allora sì che si potrebbe aver bisogno dell'uomo che non c'è più.