L'EHC Chur torna in Swiss League con la celebre coppia di allenatori Reto e Jan von Arx. Anche grazie agli importanti azionisti il club grigionese ha grandi visioni.
L'allenamento è appena terminato. I primi giocatori del Coira si presentano a pranzo. Ci sono «Älplermagronen» con salsa di mele, insalata e frutta.
Mangiare insieme non solo rafforza lo spirito di squadra, ma aiuta anche a recuperare. Infatti, nonostante la promozione in Swiss League, quasi tutti i giocatori hanno anche un secondo lavoro.
Quando il Coira era ancora in seconda Lega, gli allenamenti si svolgevano la sera dopo il lavoro. Reto e Jan von Arx sono rimasti profondamente colpiti dall'impegno dei giocatori dopo una dura giornata lavorativa.
Gli illustri fratelli, che hanno vinto sei campionati insieme con la maglia del Davos, stanno affrontando il loro terzo anno come allenatori della squadra di Coira. Con loro è arrivata l'ascesa in Swiss League, al termine della scorsa stagione.
Cosa ha attratto la coppia di allenatori? «Ci siamo resi conto fin da subito che Coira ha un grande potenziale. Qui l'hockey su ghiaccio significa qualcosa. Questo è stato un punto importante», dice Reto von Arx in un'intervista all'agenzia di stampa Keystone-SDA.
«Abbiamo anche la possibilità di lavorare con giovani giocatori che vengono qui ogni giorno con estrema passione».
Questa passione ha portato la squadra della capitale grigionese al ritorno nella seconda massima lega svizzera (Swiss League), dalla quale si era volontariamente ritirata nel 2008.
Nel 2009 il club, che ha giostrato in NLA (oggi National League) per diversi anni l'ultimo dei quali nel 2002, è stato addirittura retrocesso in seconda Lega.
«Non è ancora il prodotto che potrebbe essere»
Nella Swiss League, la sfida non è solo grande sul ghiaccio; il campionato non è chiamato «bambino problematico» per niente.
«Non è il prodotto che potrebbe essere», dice Jan von Arx. «L'equilibrio tra la National League e la Swiss League non è più corretto». Di conseguenza, la National League si concentra principalmente su se stessa, rendendo la promozione alla massima divisione un compito erculeo.
Per Reto van Arx, tuttavia, lamentarsi di questo è l'approccio sbagliato. Al contrario, l'ex giocatore di Davos e dei Chicago Blackhawks sostiene che «le squadre che vogliono salire nella massima serie devono fare il loro lavoro per avvicinarsi».
Il fratello Jan, due anni più vecchio, segue la stessa linea: «Prima di tutto dobbiamo guardare a noi stessi e assicurarci di funzionare come un'organizzazione».
Azionisti dai nomi importanti
Dopo tutto, la squadra di Coira vuole essere un valore aggiunto per la Swiss League. In ogni caso, la direzione è giusta.
Tra gli azionisti della neonata SA figurano nomi di spicco come Steffi Buchli, Enzo Corvi, Raeto Raffainer, Leonardo Genoni e Nino Niederreiter.
Questi ultimi due sono anche membri del Consiglio di amministrazione. Anche i due illustri allenatori hanno sottoscritto delle azioni.
Tante competenze a disposizione
Oltre agli azionisti «sono entrate nel club persone eccezionali che hanno dato un grande impulso all'intera organizzazione. Le competenze sono enormi. Stiamo costruendo qualcosa che richiederà tempo e, soprattutto, molto lavoro», continua il minore dei fratelli.
Anche per l'area atletica sono messe a disposizione molte competenze: Michael Bont, allenatore personale di Nino Niederreiter da molti anni, e il campione olimpico di sci Carlo Janka ne sono i responsabili.
«Ho giocato a lungo a hockey su ghiaccio - dice Jan che ha smesso i panni del giocatore professionista a 37 anni - ma non ho mai visto un allenamento di questo livello».
I due allenatori atletici non sono solo responsabili della prima squadra, ma anche di quella giovanile, che è in fase di riorganizzazione.
Nicola Celio al servizio dei giovani del Coira
A tale proposito va ricordato che ad allenare le formazioni U20 e U17 ci sarà anche Nicola Celio. Il leggendario ex giocatore dell'Ambrì-Piotta lavorerà anche a stretto contatto con i fratelli Von Arx, in qualità di capo scouting.
Senza rinforzi stranieri
La visione sportiva di Coira è quella di diventare un punto di riferimento per i talenti svizzeri. Ciò si riflette nel fatto che non sono previsti rinforzi stranieri.
«Vogliamo giocatori svizzeri che siano in grado di occupare un tempo importante sul ghiaccio», afferma Reto, che sa quanto l'essere in pista sia essenziale per lo sviluppo ottimale di un giocatore.
E così la pensa anche Nino Niederreiter: la Swiss League non è attualmente il trampolino di lancio per la National League che dovrebbe essere. Il giocatore di NHL ha avvertito che c'era una mancanza di talenti e che con il suo impegno nella squadra della sua città natia può contribuire a cambiare questa situazione.
Per ora, però, l'obiettivo dell'EHC Chur è quello di «affermarsi nella Swiss League e migliorare ogni anno«, anche grazie alla collaborazione con i Tigers della SCL.
«Vogliamo spingerci al limite in ogni partita. Poi vedremo dove questo ci porterà» conclude il maggiore dei fratelli nati nel Canton Berna - ma oggi entrambi cittadini onorari grigionesi.
SDA-bfi