A 37 anni il capitano del Davos non smette di sorprendere. Il grigionese, Top Scorer del campionato, si mette dietro tutti con la solita umiltà.
Così il buon Andres si è messo dietro tutti nella classifica del Top Scorer di National League. Il capitano del Davos sta davanti ai più giovani e attrezzati Hoffman e Hollenstein, agli stranieri Cervenka, Omerk e Arcobello.
L'ormai 37enne, che ha già alle spalle gran parte della sua lunga carriera, è sempre stato uno dei migliori giocatori svizzeri di National League; lo stanno a dimostrare - anche - le 121 presenze con la maglia della nazionale rossocrociata.
A 37 anni si mette dietro tutti, stranieri compresi
In 20 anni di carriera in National League il record di punti collezionati in una sola stagione dal grigionese è stato fin qui di 41; oggi, il guizzante 37enne si trova con un incredibile bottino di 36 punti, frutto di 13 reti e 23 assist realizzati in 32 partite giocate.
Ambühl viaggia ad una media di 1,125 punti a partita, che lo rende meritatamente il numero 1 di questa Regular Season. Per la prima volta in carriera, il nativo di Davos guida la classifica dei Top Scorer. Non c'è da stupirsi quindi, che il suo contratto in scadenza a Davos è già stato esteso per altre due stagioni.
Molto più di uno scorer
Ambühl è un grande valore per l'HCD in termini sportivi, ma ciò che lo rende ancor più prezioso è la sua personalità, la sua storia. Il veterano è già una leggenda vivente a Davos oltre che essere un modello perfetto per i molti giovani della squadra, per tutti i ragazzini e bambini grigionesi che guardano a lui dal basso in alto.
Sulle righe del Tagesanzeiger Ambühl è descritto come un giocatore di hockey che «non corrisponde alla norma in molti modi».
Oltre alla straordinaria vigoria fisica, Andres eccelle anche grazie a un gioco molto intelligente, incredibile è la spinta e la gioia che sa ancora mettere in campo.
Fin da bambino «volevo sapere tutto sull'hockey, leggere ogni opuscolo sull'hockey», ha raccontato il capitano dell'HCD.
Straordinaria appunto la sua tenuta fisica, la sua longevità atletica. Ambühl si sente molto in forma, anche se non segue diete rigide, e solo occasionalmente, scambia la sala pesi per dedicarsi invece alla rigenerazione.
«Un uomo cresciuto all'aperto che ha un amore estremo per lo sport», scrive ancora il Tagesanzeiger.
I soldi non vengono al primo posto
Anche quando le discussioni sui salari erano all'ordine del giorno dalle parti di Davos a causa della crisi generata dal coronavirus, per il capitano la questione era scontata: «Se ognuno insiste per avere i suoi soldi, tutto va a rotoli e nessuno ne beneficia».
Con o senza pubblico - e forse questa prerogativa gli dà un vantaggio sugli attaccanti più giovani che hanno bisogno di sentirsi osannati e spinti -, con un salario ridotto e con il casco di Top Scorer del Davos e della Lega, Andres Ambühl non cambia: macinare gioco, divertirsi e fare ciò che gli piace di più al mondo. Un privilegiato, che forse lo è per la sua umiltà che da sempre lo contraddistingue. Una leggenda dalle parti di Davos, un esempio per tutto il movimento hockeystico nazionale.
Grazie Andres!