La Svizzera torna da Tokyo con quasi il doppio bottino di medaglie rispetto alle ultime Olimpiadi di Rio.
Ralph Stöckli ha tirato un bilancio «molto molto positivo» delle Olimpiadi di Tokyo dal punto di vista della Svizzera, che ha raccolto 13 medaglie, quasi il doppio di quelle del 2016 (7).
«Tuttavia dobbiamo restare umili - ha avvertito il capodelegazione - abbiamo conquistato più medaglie di quanto atteso, ma non è la norma. La preparazione può ancora migliorare».
L'ex giocatore di curling si è detto impressionato dalle prestazioni realizzate in atletica e nuoto, due degli sport universali per eccellenza, e si è rallegrato del «Girl power», infatti 10 medaglie su 13 sono arrivate dalle atlete.
Passi avanti nell'atletica e nel nuoto
«È storico ed immaginabile aver potuto piazzare due svizzere nella finale dei 100m», ha precisato Ralph Stöckli, compiacendosi del quinto posto di Ajla Del Ponte e del sesto di Mujinga Kambundji. «E siamo andati vicini a una medaglia nella 4x100m».
«Impressionante anche il bottino del nuoto, con due medaglie» ( i bronzi di Noè Ponti e Jérémy Desplanches ndr.). «È uno sport in cui le grandi nazioni investono molti soldi».
Per quanto riguarda l'avanzata delle donne, Stöckli ha affermato che «le condizioni di allenamento si sono molto migliorate, anche grazie all'esercito».