«Non guardo l'età. L'età è solo un numero» Dai 39 anni del maratoneta svizzero Abraham ai 66 di Mary Hanna

bfi

7.8.2021

Tadesse Abraham, unico maratoneta svizzero presente alla gara olimpica
Tadesse Abraham, unico maratoneta svizzero presente alla gara olimpica
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Ha 39 anni, si chiama Tadesse Abraham e domani difenderà i colori rossocrociati nella maratona olimpica. Una bella età la sua, ma in gara c'è chi è nato prima di lui, e a Tokyo 2020 ha gareggiato pure una 66enne.

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Domani, ultimo giorno dei giochi olimpici di Tokyo 2020, come da tradizione si correrà la gara che più di tutte simbolizza l'Olimpiade: la maratona.

I 42 chilometri e 195 metri  si correranno a Sapporo - una città calda e umida che si trova circa 770 chilometri a nord di Tokyo. Località scelta per ospitare la maratona perché le sue temperature sono leggermente più fresche. La gara inizierà nel parco Odori di Sapporo e poi condurrà i corridori in città dove effettueranno tre giri. 

I corridori alla partenza saranno 110, tra loro anche uno svizzero, il 39 enne Tadesse Abraham, settimo a Rio 2016 (2h11'42").

Abraham è arrivato in Svizzera nel 2004, dall'Eritrea e da noi ha continuato a correre. Dopo aver sposato sua moglie Senait, conosciuta nel 2008 a una corsa a Ginevra, ha potuto richiedere un passaporto svizzero e ha ricevuto la cittadinanza all'inizio del 2014.

«Mi sono integrato bene. La Svizzera mi appartiene».

39 anni sono una gran bella età per competere alle Olimpiadi. Abraham è comunque in buona compagnia: 42 anni per il brasiliano Paula, 40 anni per lo spagnolo Lamdassem e il mongolo Bat-Ochir, 38 anni per lo spagnolo Guerra e l'irlandese Seaward, mentre il keniano Kipchoge, uno dei grandi pretendenti alla medaglia d'oro, di anni ne ha 37. 

La maratona olimpica

La leggenda narra che un messaggero professionista di nome Pheidippides corse la distanza di 40 chilometri per consegnare un messaggio, da Maratona ad Atene, per annunciare che l'esercito greco aveva sconfitto i persiani.

Nel 1986, quando il barone Pierre de Coubertin stabilì i giochi olimpici moderni, poco più di 20 uomini si allinearono alla partenza della maratona olimpica, ma solo nove finirono la gara. Il tempo del vincitore fu di 2:58:50, quasi un'ora più lento dell'attuale record mondiale maschile. La distanza di 42.195 km fu ufficializzata nel 1921.

A 44 anni sulle strade di Sapporo

olympics.com

Lo statunitense Abdirahman grazie al tempo di 2:10:03, si è assicurato un posto nella maratona olimpica, per la quinta volta. A proposito della sua età il più vecchio corridore della gara ha detto: «Non guardo l'età, non mi dico  'sei vecchio, non puoi fare questo'. L'età è solo un numero».

'Vecchietti' maratoneti

Abdirahman non è il più vecchio atleta ad aver corso una maratona olimpica: Seteng Ayele di Israele, aveva 46 quando quando ha gareggiato ai giochi olimpici del 2008 e Bohumil Honzatko, ne aveva addirittura 49 quando nel 1924 scese in strada per difendere i colori dell'allora Cecoslovacchia. 

Partecipare alle Olimpiadi a 66 anni 

La 66enne australiana Mary Hanna
La 66enne australiana Mary Hanna
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L'atleta più anziana in gara ai Giochi di Tokyo 2020 è l'australiana 66enne Mary Hanna, che nell'equitazione rappresenta il suo paese alle Olimpiadi per la sesta volta.

Mary Hanna è affiancata dal collega australiano Andrew Hoy, che a 62 anni partecipa ai Giochi per l'ottava volta. 

Oksana Chusovitina, 46 anni, ginnasta dell'Uzbekistan
Oksana Chusovitina, 46 anni, ginnasta dell'Uzbekistan
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Una nota di merito va alla signora della ginnastica femminile, disciplina dominata da adolescenti. La Uzbeka Oksana Chusovitina è diventata l'atleta più anziana di sempre a competere in questa disciplina alle Olimpiadi: al termine della sua esibizione la Chusovitina ha ricevuto una standing ovation nonostante non le sia riuscito di qualificarsi per le finali di volteggio. Questa splendida atleta ha 46 anni. 

Straordinario anche l'argentino Santiago Raul Lange, impegnato nella vela e alla sua sesta partecipazioni ai giochi olimpici. Lange, nonostante la perdita dell'80% di uno dei suoi polmoni in una battaglia vinta contro il cancro ai polmoni nel 2015, ha conquistato l'oro ai Giochi di Rio nel 2016. 

Santiago Raul Lange (sinistra)
Santiago Raul Lange (sinistra)
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Da antologia delle Olimpiadi anche Nino Salukvadze, che prima USSR e poi Georgia, ha gareggiato in otto Olimpiadi nel tiro con la carabina. A Rio, nel 2016 ha avuto l'opportunità, unica nella storia, di gareggiare negli stessi giochi dove era presente anche il figlio, anch'egli un tiratore.