L'allenatore ticinese di Petra Vlhova si gode la medaglia d'oro e i complimenti della slovacca, fresca medaglia d'oro nello slalom olimpico.
Nella medaglia d'oro conquistata da Petra Vlhova c'è anche un po' di Ticino. Sì, perché dalla scorsa estate l'allenatore della sciatrice slovacca è il leventinese Mauro Pini.
Al termine dello slalom vinto dalla sua protetta il ticinese si è presentato euforico ai microfoni dei colleghi della RSI: «In Slovacchia dopo il primo ministro c'è Petra. È amatissima come sportiva ma anche per il suo modo di essere a casa sua. Non riesco a immaginare l'esplosione di gioia nel paese, ma lo sentiamo fin qui».
Alla sua quarta partecipazione alle Olimpiadi in qualità di tecnico, Mauro Pini ha saputo davvero portare Petra Vlhova in un'altra dimensione, come aveva promesso alla vigilia delle competizioni. «Non esistono segreti - ha spiegato il 56enne - aveva un minuto a disposizione e doveva essere coraggiosa e grintosa. Doveva metterci il cuore, come dice Luca Cereda».
«Lì hanno cominciato a tremare le gambe, sono uscite alcune concorrenti ma questo è lo sport. La vittoria è però tutta di Petra!», ha voluto puntualizzare l'allenatore di Airolo.
Petra Vlhova: «Ho sciato col cuore grazie a Mauro»
«Ho cercato di mettere in pista tutta la mia forza e, per questo, devo ringraziare le persone che formano il mio team: tutti hanno creduto in me, mi hanno spronata a dare il meglio; superata la linea rossa ho sperato in una medaglia», sono state queste invece le parole della campionessa olimpica nello slalom.
«Essere campionessa olimpica è qualcosa di incredibile - ha poi proseguito la 26enne - non ci posso ancora credere. Ho sciato con il cuore grazie a Mauro, pensiamo uguale ed è bello aver conquistato l'oro insieme».
I meriti di Mauro Pini
«È stata la stagione migliore che abbia mai fatto in tutta la mia vita. Mauro mi ha dato qualcosa di immenso perché mi ha regalato di nuovo il piacere di vivere lo sci», ha poi confidato ai giornalisti della Reuters Petra Vlhova.
«In questo periodo ogni singolo giorno, anche quando sono stanca, sono felice di tornare sulla neve, di sciare e di divertirmi. Ridiamo molto all'interno del nostro team», ha rivelato la slovacca.
«Mauro mi ha fatto capire che devo sciare con il sorriso, godermi questo sport e divertirmi. È una cosa che negli ultimi anni mi mancava», ha poi concluso la campionessa olimpica, riservando solo belle parole per il suo nuovo allenatore, colui che le ha permesso di portare a Bratislava il primo oro olimpico di sempre nello sci alpino.