Kyrgios e la sua malinconia «È brutale, non torno a casa da 4 mesi e non posso fare altrimenti»

Nicolò Forni, New York

31.8.2022

Nick Kyrgios
Nick Kyrgios
Getty

Il tennista australiano, uno dei favoriti per il titolo allo slam newyorkese, ha parlato della difficoltà di viaggiare per lungo tempo senza poter tornare a casa: la singolare vita di un tennista australiano.

Nicolò Forni, New York

Già prima di scendere in campo per il suo debutto agli US Open Nick Kyrgios aveva messo le mani avanti, dicendo che se avesse perso non ne avrebbe fatto un dramma. Il motivo? Non certo perché doveva affrontare il suo grande amico e connazionale Thanasi Kokkinakis, bensì per la stanchezza e lo stress che lo attanagliano da settimane.

Lunedì sera tuttavia l'australiano non ha faticato ad avere la meglio sul compagno di merende sin dagli anni Junior, ritirando il ticket per il secondo turno in poco più di due ore.

Nella conferenza stampa seguita alla partita Nick Kyrgios si è aperto ulteriormente, spiegando le esternazioni fatte nei giorni precedenti.

«Sono davvero esausto - ha detto il 27enne - e il 99 per cento dei tennisti del circuito non può capire. Non sanno cosa significhi rimanere in viaggio per così tanto tempo. Ci sono altri tennisti australiani che non tornano a casa da cinque o sei mesi. Io mi sto avvicinando ai quattro ed è brutale».

«Nella mia famiglia stanno nascendo dei bambini, mamma è malata, papà non sta bene; io però devo continuare a viaggiare. Visto che veniamo dall'Australia, non abbiamo altra scelta», ha proseguito Kyrgios, diventato zio lo scorso mese di luglio ma che nel frattempo non ha ancora potuto incontrare il nipotino.

«Mi manca molto casa»

«Non ho altra scelta che svegliarmi e cercare di giocare al meglio che posso ogni giorno - ha chiosato il ragazzo di Canberra - non mi sto lamentando, sto solo dicendo che è difficile. La gente non capisce tutto quello che mi sta succedendo in questo momento».

«Mi manca molto casa, anche alla mia ragazza. Le manca la sua famiglia. Dobbiamo continuare a viaggiare e a giocare perché non possiamo permetterci il lusso di tornare a casa ogni volta che vogliamo. È solo un'altra sfida che devo affrontare. Gli US Open sono l'ultima tappa prima di tornare a casa, quindi... vediamo cosa riuscirò a fare», ha poi concluso Kyrgios, che dopo le recenti prestazioni si è ritagliato un posto fra i favoriti alla vittoria finale.

Al secondo turno l'australiano dovrà vedersela con il 26enne francese Benjamin Bonzi, 50esimo nel ranking ATP.