Il tennista australiano Nick Kyrgios si è dichiarato colpevole di aver aggredito l'ex fidanzata, ma ha evitato una condanna per quello che il magistrato ha definito un «singolo atto di stupidità», archiviando l'accusa.
Kyrgios ha ammesso davanti al tribunale di Canberra di aver spinto a terra l'allora fidanzata Chiara Passari dopo un'accesa discussione. La donna aveva sporto denuncia 10 mesi dopo i fatti, dopo che la relazione si era conclusa.
Passari ha affermato davanti alla Corte di essere stata gravemente traumatizzata dall'accaduto, di aver subito una grave perdita di peso, di essere rimasta a letto giorno e notte, incapace di dormire o di formare nuove relazioni sentimentali. Gli avvocati di Kyrgios avevano fatto appello per far archiviare l'accusa, sostenendo che si trattava di un singolo episodio, sicuramente fuori luogo, ma isolato.
Lo psicologo Sam Borenstein ha dichiarato alla corte che Il tennista australiano soffre di depressione maggiore ricorrente, che comprende periodi neri, pensieri di autolesionismo, insonnia, agitazione e sensi di colpa. Borenstein ha detto inoltre che Kyrgios si è affidato all'alcol e alle droghe come mezzo di gestione delle ansie, ma che ora stava facendo progressi nell'affrontare i problemi.
«Mentre parliamo, la sua salute mentale è migliorata in modo significativo», ha dichiarato Borenstein.
Il magistrato Beth Campbell ha così respinto l'accusa di aggressione, sostenendo che Kyrgios ha agito male, ma il reato non era stato pianificato o premeditato e che si è trattato di un «singolo atto di stupidità» da parte di un giovane che cercava di districarsi da una situazione di tensione.
«Non ho registrato una condanna a suo nome, e non trovo alcuna necessità di metterla sotto vincolo di buona condotta», ha detto infine la Campbell.
Nick Kyrgios si è presentato in tribunale a Canberra con un paio di stampelle e un tutore al ginocchio, dopo aver subito un infortunio gli ha impedito di prendere parte agli Australian Open del mese scorso.
Dopo il verdetto, Kyrgios ha scritto su Instagram: «Non ero in un buon stato d'animo quando è successo e mi pento profondamente di come ho reagito alla difficile situazione. So che non andava bene e mi dispiace molto per il dolore che ho causato».
Il tennistaha anche aggiunto che i problemi di salute mentale possono essere difficili, ma che ha cercato aiuto e che ora si sente sempre meglio.